“La vera partita del risiko bancario è la conquista del risparmio degli italiani. Il modello di business delle grandi banche si sta spostando infatti in modo strutturale verso la gestione del risparmio, come si evince dal continuo aumento delle commissioni sui servizi di investimento. Si tratta di una strategia che, tuttavia, non produce effetti sull’economia reale, dal momento che a causa delle ridotte dimensioni del nostro mercato dei capitali il risparmio solo in misura modesta si trasforma in investimenti”. Lo ha dichiarato il segretario generale First Cisl Riccardo Colombani a Cantiere Italia, trasmissione di Radio Rai 1 condotta da Monica Setta.
“Nonostante gli utili record, le banche italiane continuano a ridurre l’occupazione. Una contraddizione sempre più evidente: a fronte di proventi operativi in forte crescita, dall’inizio dell’anno i primi cinque gruppi hanno tagliato circa 6.700 posti di lavoro, mentre negli ultimi vent’anni il settore ha perso complessivamente 75 mila posti di lavoro. La continua ricerca di efficienza – ha proseguito Colombani – è diventata una vera ossessione. Il cost/income è sceso al 39,8%, ben 12 punti percentuali al di sotto delle grandi banche europee, mentre il costo del personale rappresenta appena il 24,7% dei ricavi. Ma questa compressione ha un prezzo: organici insufficienti, con conseguente aumento dei rischi operativi e personali, peggioramento della qualità del servizio”.
“È necessario invertire la rotta. L’innovazione tecnologica deve essere complementare al lavoro umano, non sostitutiva. Serve un impegno vero, concreto in questa direzione nella Cabina di regia sul digitale prevista dal contratto nazionale dei bancari, che di recente ha avviato i lavori. Basta con l’addestramento alla vendita di prodotti finanziari. Servono invece investimenti cospicui sulla formazione, insieme all’obiettivo – ha concluso il segretario generale First Cisl – per rendere le banche italiane, che oggi hanno il record negativo in Europa per l’occupazione under 40, luoghi capaci di attrarre giovani e garantire servizi adeguati ai cittadini e al tessuto produttivo del Paese”.


