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Agenti e rappresentanti di commercio. Fisascat Cisl e USARCI sollecitano la riforma immediata della deducibilità dei costi auto. Notarnicola: “Norme ferme al 2002, così si penalizza chi tiene viva la rete commerciale del Paese”

La Fisascat Cisl, in collaborazione con USARCI, rivolge un appello urgente al Governo e al Parlamento per correggere una distorsione fiscale che da anni grava in modo insostenibile su decine di migliaia di agenti e rappresentanti di commercio. La richiesta si inserisce nel dibattito in corso sulla Legge di Bilancio 2026, un passaggio nel quale è indispensabile affrontare anche le criticità che penalizzano da anni la categoria.
Le due organizzazioni sindacali denunciano come l’attuale normativa sulla deducibilità dei costi auto non riconosca la reale natura strumentale del veicolo, che per la categoria di lavoratrici e lavoratori rappresenta un vero e proprio “ufficio mobile” con cui si genera reddito, percorrendo in media 50.000 chilometri all’anno per garantire la continuità della rete commerciale italiana.
Una normativa rimasta immutata da oltre vent’anni: la deducibilità resta limitata all’80% e il tetto massimo di spesa ammortizzabile è ancora fissato ai 25.822,84 euro definiti nel 2002, un valore ormai lontanissimo dal costo di un’auto moderna, sicura e adeguata ai ritmi di percorrenza richiesti dalla professione.
Fisascat Cisl e USARCI sottolineano come questa situazione costringa gli agenti e i rappresentanti di commercio ad ammortizzare fiscalmente un bene strumentale ad un valore fortemente ridotto rispetto al suo prezzo reale, pur pagando le tasse sui costi effettivamente sostenuti per lavorare. Una condizione che compromette la sostenibilità economica della loro attività e ne mette in discussione la dignità professionale.
Per porre rimedio a questa stortura, le due organizzazioni avanzano proposte precise e attuabili: lo sblocco immediato del tetto massimo deducibile tramite l’applicazione retroattiva e cumulativa degli indici ISTAT dal 2002 a oggi, per riallineare il massimale almeno a 35.000 euro, in linea con l’attuale costo di mercato di un veicolo strumentale; l’introduzione della deducibilità al 100% per l’acquisto di veicoli elettrici o a basse emissioni, per sostenere la transizione ecologica, favorire la sicurezza stradale e incentivare il rinnovo del parco auto; un intervento legislativo immediato che corregga l’attuale impostazione fiscale, ormai del tutto disallineata rispetto all’inflazione e alle esigenze reali della categoria.
In assenza di risposte da parte delle istituzioni, USARCI e Fisascat stanno inoltre valutando la possibilità di intraprendere azioni legali con il supporto di esperti fiscali e legislativi. Le ipotesi allo studio includono: ricorsi pilota basati sul principio costituzionale della capacità contributiva, contestando la legittimità di un massimale non aggiornato da oltre vent’anni; istanze di rimborso individuali all’Agenzia delle Entrate per gli anni non prescritti, basate sul costo effettivo del veicolo; ricorsi presso le Commissioni tributarie contro eventuali dinieghi o accertamenti; il possibile coinvolgimento della Fondazione ENASARCO nel percorso di tutela della categoria.
«Non è solo una questione fiscale: è una questione di equità, giustizia e dignità professionale» ha dichiarato Ivan Notarnicola, segretario nazionale della Fisascat Cisl. «Gli agenti e i rappresentanti di commercio – ha sottolineato il sindacalista – sono una componente essenziale della rete economica italiana che movimenta beni, sostiene i mercati territoriali e garantisce continuità alle filiere produttive e distributive del commercio. Non è più accettabile che continuino a essere penalizzati da norme così distanti dalla realtà, ferme al 2002, che penalizzano chi tiene viva la rete commerciale del Paese. Serve un intervento immediato e una riforma capace di restituire equità e coerenza a un settore fondamentale per il Paese».
Fisascat e USARCI confermano il loro impegno a proseguire questa battaglia in ogni sede istituzionale, con l’obiettivo di ottenere una normativa aggiornata, equa e rispettosa della professionalità degli agenti e rappresentanti di commercio.