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Puglia. Renna (Cisl): “Vittoria storica per gli ex militari. Il tar blocca assegnazioni a centinaia di chilometri di distanza”

Pubblicato il 21 Nov, 2025

La CISL FP Taranto Brindisi esprime grande soddisfazione per le recenti sentenze del Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia, Sezione Seconda di Lecce, che rappresentano un importante passo avanti nella tutela dei diritti del personale militare transitato nei ruoli civili del Ministero della Difesa.

Lo afferma il segretario territoriale della CISL Funzione Pubblica, Umberto Renna, il quale ha promosso le azioni legali a tutela dei lavoratori attraverso l’Avv. Cosimo Lovelli.

I ricorsi presentati richiedevano l’annullamento di provvedimenti che assegnavano la sede di servizio a centinaia di chilometri di distanza dall’ultima sede di servizio o dall’area di residenza, con grave pregiudizio   sulle condizioni di vita e sulla salute dei lavoratori.

“Questa vittoria è il frutto di collaborazione, fiducia reciproca e professionalità con cui l’Avv. Lovelli ha sostenuto le istanze della CISL FP Taranto Brindisi,” dichiara il segretario territoriale della CISL Taranto-Brindisi.

Le oltre 15 decisioni del TAR Lecce ribadiscono con forza un principio fondamentale: “nell’individuazione della sede di prima assegnazione per il personale transitato, l’amministrazione deve operare un bilanciamento equo tra le esigenze funzionali delle Forze Armate e le legittime esigenze personali, familiari e sanitarie del lavoratore”.

Le sentenze evidenziano, altresì, che l’Amministrazione ha errato non considerando adeguatamente le esigenze manifestate dall’interessato di essere assegnato in una sede prossima alla sua residenza o al domicilio del nucleo familiare. 

Qualsiasi deroga al criterio delle esigenze funzionali deve tener conto, infatti, non solo delle mutate condizioni di salute e protezione sociale, ma anche degli impatti economici e familiari, che in questi casi specifici sono stati sottovalutati.

Le pronunce del TAR Lecce impongono al Ministero della Difesa l’obbligo di rieditare il provvedimento di assegnazione, conformandolo ai criteri di adeguata valutazione e contemperamento degli interessi pubblici e privati, evitando assegnazioni penalizzanti e lontane dalla sede di residenza del dipendente.

Queste decisioni hanno un rilievo particolare per tutto il personale ex militare e, rappresentano un monito affinché le assegnazioni rispettino non solo le esigenze funzionali ma anche quelle personali e familiari dei lavoratori, tutelando così la dignità e la vita dei dipendenti pubblici.

È in ogni caso evidente che il problema generale dei militari in transito rimane immutato e la politica ha il dovere di porvi rimedio dando seguito al loro impiego , volontario, verso le altre pubbliche amministrazioni