Rompiamo il silenzio. Quando musica e parole diventano coraggio e vincono la paura. Questo l’evento promosso dalla Cisl di Roma Capitale Rieti che si è svolto nel Teatro Flavio, per riflettere sulle diverse forme di violenza contro le donne e contribuire ad abbattere il muro della solitudine che troppo spesso inchioda le donne dentro un silenzio doloroso.
Un momento di riflessione che ha coniugato insieme parole importanti come il rispetto, il coraggio e l’amore attraverso gli interventi della segretaria generale Cisl Roma Capitale Rieti, Rosita Pelecca e gli esperti che hanno parlato in maniera semplice ad una platea che ha visto la partecipazione di tanti giovani alunne e alunni dell’Istituto tecnico superiore Cristoforo Colombo di Roma: una presenza non scontata ma fondamentale per sperare di avere generazioni future davvero consapevoli e rispettose dei diritti delle donne.
In un alternarsi di parole e musica, si sono avvicendati, oltre alla segretaria Pelecca, l’avvocata e cantautrice Valentina Ambrosio che ha presentato la sua canzone ‘L’amore non fa così’, titolo anche del suo libro, il cantautore Edoardo De Angelis, la fisarmonicista, pianista e tastierista Desirée Infascelli, la sostituta commissaria squadra mobile IV sezione, Emanuela Bozzi e il dirigente e psicologo Asl Roma 6, Alfredo De Risio, con la moderazione della coordinatrice Donne e politiche di genere Cisl Roma Capitale e Rieti, Laura Bianchi.
Un momento intenso per dare voce al coraggio e alla speranza di tante donne che ancora oggi affrontano la violenza e la paura, offrendo allo stesso tempo un momento di sensibilizzazione e di impegno civile per riaffermare la cultura del rispetto, della dignità e della non violenza.
“Abbiamo immaginato questa giornata non per spettacolarizzare il dolore ma per rompere il silenzio, anche attraverso la musica che può fare breccia nel cuore laddove le parole non arrivano – ha dichiarato la segretaria generale Cisl Pelecca -. È necessario intervenire e fare rete affinché la donna non si senta sola e si senta al sicuro, perché anche l’indifferenza è una violenza. La Cisl ha a cuore queste tematiche, e con il suo scudo sindacale invita le donne a usufruire dei suoi sportelli di ascolto, perché non vogliamo soltanto seguire le donne sul lavoro ma nella vita per evitare le tragedie a cui assistiamo, perché solo così si può sperare in un futuro migliore e più inclusivo”.
La Cisl territoriale si apre quindi a diventare anche punto di ascolto e di accoglienza per le donne che si sentono costrette in una spirale di violenza che sia essa verbale, economica o fisica, in casa o sul lavoro.
“Essere prossimi al territorio vuol dire anche accogliere le persone che sono vittime di violenza – conclude Pelecca -. La violenza sulle donne ha molte forme, tra cui anche quella economica che si esplica con lavori precari e sottopagati. Per questo chi subisce violenza talvolta non ha la possibilità di liberarsene: perché la dipendenza economica limita la libertà.”.
Per questo la Cisl vuole essere punto di riferimento non solo nei tavoli istituzionali ma anche sul territorio e nei posti di lavoro: un impegno trasversale e coeso fatto di responsabilità concreta e quotidiana.


