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Lottomatica. Proclamato lo stato di agitazione degli oltre 2.800 dipendenti del Gruppo.


Filcams Cgil Fisascat Cisl e Uiltucs: “Al tavolo per il rinnovo dell’accordo integrativo aziendale, proposte economiche insufficienti dalla Direzione societaria, nessuna reale redistribuzione della produttività e tutele non adeguate”

 Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs dichiarano lo stato di agitazione delle lavoratrici e dei lavoratori di Lottomatica. Il gruppo, operativo nel settore del gioco pubblico autorizzato dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, conta oltre 2.800 dipendenti. La decisione è arrivata al termine dell’ultimo incontro sulla prosecuzione della trattativa per il rinnovo dell’Accordo integrativo aziendale, in scadenza il 31 dicembre 2025.
Al tavolo, alla presenza dell’azienda, delle organizzazioni sindacali nazionali, delle strutture territoriali e delle Rsa, si è discusso di welfare, premio di risultato, buoni pasto, smart working e perimetro di applicazione del contratto. Le tre sigle hanno ribadito la necessità di risposte chiare su tutti i punti della piattaforma rivendicativa.
In apertura, la società ha illustrato un nuovo schema di premio di risultato basato esclusivamente sull’over-performance, con una crescita tra il 101% e il 110% degli obiettivi e un effetto leva crescente. Il welfare aziendale aumenterebbe per scaglioni legati al raggiungimento dei risultati, mentre il valore del premio al 100% resterebbe invariato.
Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno contestato questa impostazione. “La proposta non riconosce in modo adeguato il contributo delle lavoratrici e dei lavoratori, che in questi anni hanno sostenuto il raggiungimento di livelli molto elevati di produttività e utili”, dichiarano le tre sigle. “L’azienda sceglie di reinvestire il capitale quasi esclusivamente in azioni proprie, senza prevedere una redistribuzione equa nei confronti di chi contribuisce ogni giorno ai risultati”.
In merito al perimetro di applicazione dell’Accordo, su sollecitazione sindacale l’azienda ha confermato la disponibilità ad estenderne l’applicazione alle società del gruppo interamente controllate, sostenendo però l’impossibilità di intervenire nelle realtà con soci diversi o con diverse applicazioni contrattuali.
Sul tema smart working, Lottomatica ha confermato l’intenzione di proseguire con questa modalità, riportando però sul tavolo la questione dello smaltimento di ferie e permessi. “Lo smart working non può diventare uno strumento che scarica sui lavoratori la responsabilità della gestione di ferie e permessi”, affermano i sindacati. “Serve una migliore organizzazione del lavoro e manager che favoriscano la fruizione dei diritti, non che la ostacolino”.
Giudicata, inoltre, insufficiente, la proposta economica aziendale e richiesto un aumento del target iniziale del premio di risultato pari almeno a una mensilità aggiuntiva nel corso della vigenza contrattuale, insieme all’adeguamento dei buoni pasto e delle indennità secondo quanto previsto dalla piattaforma. Hanno inoltre chiesto una quota di welfare certa, non legata esclusivamente alle performance, l’estensione dell’integrativo a tutte le realtà del gruppo per superare le attuali disparità, e un rafforzamento delle relazioni sindacali con strumenti strutturati di confronto, anche sui temi della parità di genere e dei diritti individuali.
“Nonostante alcuni passi avanti, le risposte aziendali sono ancora lontane da una reale valorizzazione del lavoro e da un trattamento equo per tutte e tutti”, concludono Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs.
Le organizzazioni sindacali, insieme alle delegate e ai delegati riuniti in coordinamento, dichiarano lo stato di agitazione e si dicono pronte ad attivare ogni forma di protesta a sostegno della trattativa.