Il comunicato stampa inviato dal gruppo PAM Panorama rischia di essere la classica toppa peggiore del buco. Per le organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs quanto scritto dall’azienda risulta difatti alquanto paradossale. Si parla infatti di “un’escalation di furti, rapine e delinquenza: ammanchi per 30 milioni di euro, episodi di microcriminalità che interessano quotidianamente la rete dei punti vendita, bande organizzate, gruppi di minori e individui che rubano sistematicamente”. Oltre a dipingere uno scenario poco verosimile e artatamente esasperato, ciò che balza all’occhio è la risposta concreta dell’azienda.
Chi, più delle lavoratrici e dei lavoratori, può rappresentare un elemento di dissuasione rispetto a quanto sopra?
E cosa sceglie di fare PAM Panorama? Mette in scena presunti furti che coinvolgerebbero i dipendenti, così da licenziare lavoratori con esperienze decennali. Oppure riduce la sicurezza e la vigilanza nei propri punti vendita, salvo poi utilizzare 40 “ispettori” interni dedicati esclusivamente a controllare i lavoratori, e non le fantomatiche bande di minori delinquenti che – secondo l’azienda – affollerebbero i supermercati del gruppo.
Ricordiamo che sono stati licenziati lavoratori non solo per l’ormai famoso “test carrello”, ma anche per pochi minuti di ritardo, per non aver salutato i clienti, per non aver trovato una confezione di salmone e per altri episodi di analoga portata.
La strumentalizzazione è tutta da parte dell’azienda, che probabilmente non immaginava una risposta così compatta e determinata dei lavoratori che, insieme alle rappresentanze sindacali, hanno fin da subito fatto sentire la propria voce e denunciato l’accaduto.
Parliamo di un’azienda che non mostra una reale prospettiva di rilancio e che, anzi, oltre a espellere storici lavoratori, continua nella sua opera di chiusura dei punti vendita più radicati sul territorio, come l’ultimo caso di Campi Bisenzio.
Salvo poi dirsi disponibile a proseguire un confronto “costruttivo” con le organizzazioni sindacali sulle materie previste dalla legge e nelle sedi opportune. In che modo intende l’azienda il confronto costruttivo? Presentandosi agli incontri sindacali con personale della sicurezza interna? E per quale ragione? Forse per intimidire la platea? Tentativo, peraltro, non riuscito.
È inaccettabile che un’azienda storica come questa ricorra a tali azioni, in totale spregio delle norme e, soprattutto, calpestando la dignità di chi da anni lavora all’interno del gruppo.
Filcams, Fisascat e Uiltucs continueranno pertanto a impegnarsi per fermare le azioni di PAM Panorama, anche attraverso ulteriori iniziative di mobilitazione nazionale e la denuncia di quanto sta accadendo.
Pam Panorama. Licenziamenti strumentali e nuove chiusure di punti vendita. Sindacati: “Messi in scena presunti furti ad opera dei lavoratori per licenziare dipendenti con esperienze decennali”
Pubblicato il 3 Dic, 2025


