CISL
CISL

  1. CISL
  2. /
  3. Notizie
  4. /
  5. Dai Territori
  6. /
  7. Dai Territori > Lazio
  8. /
  9. Lazio. Masucci (Fit-Cisl):“Logistica e...

Lazio. Masucci (Fit-Cisl):“Logistica e IA, Per affrontare le transizioni proponiamo alle impresepiani di progettazione congiunta e partecipata”

Pubblicato il 5 Dic, 2025


“Il comparto si basa su tipologie di lavoro standardizzate, performative e ripetitive, ma molto può cambiare con la digitalizzazione: serviranno lavoratori e imprese pronti ad affrontare, insieme, nuove sfide”
“L’introduzione dell’Intelligenza artificiale nel comparto della logistica  porterà con sé vantaggi e criticità, sicuramente una nuova organizzazione del lavoro. Per questo motivo lanciamo una proposta alle imprese del territorio laziale: mettere in campo progetti pilota di progettazione congiunta e partecipata e di l’analisi comune dei processi. Non ci si potrà basare sulle sole nuove tecnologie, ma sulle attività dei lavoratori che le utilizzerano e che dovranno essere coinvolti, formati, informati. L’introduzione dell’IA sta cambiando profondamente modelli organizzativi, competenze richieste e qualità del lavoro nel comparto e una tale transizione deve essere affrontata con uno sforzo congiunto e con operazioni di formazione e reskillingdel personale, non certo in una posizione di ‘tutti contro tutti’.E’quanto ha dichiarato il segretario generale della Fit-Cisl del Lazio, Marino Masucci, nel corso del suo intervento, oggi, al convegno “Il futuro del sistema logistico tra intelligenza artificiale e sostenibilità” che si è tenuto alla città dell’Altra Economia, a Testaccio.“E’importante che le aziende siano pronte a raccogliere questa sfida, cogliendone le opportunità: la riorganizzazione dei processi, lo sviluppo di nuovi modelli organizzativi, l’introduzione di nuove tecnologie e la relativa rimodulazione dei ruoli professionali saranno affrontate meglio in modo condiviso.  La logistica è un settore basato principalmente su tipologie di lavoro standardizzate, performative e ripetitive, ma molto può cambiare con l’automazione. Serviranno lavoratori e imprese pronti ad affrontare, insieme, nuove sfide. Soltanto entrando in una fase nuova, generativa a nostro parere, la logistica potrà uscire dal cono d’ombra in cui è rimasta per decenni e diventare un motore di innovazione, un luogo cui la tecnologia non sostituisce l’uomo ma ne amplifica le capacità”. Per il sindacalista, “le trasformazioni in atto, a nostro parere, dovrebbero accompagnare un cambiamento di visione del comparto: da settore che si occupa di spostamento delle merci, quasi “inseguendo”, in modo ancillare, le esigenze dei territori, a luogo di pianificazione  e organizzazione condivisa, strategico per la competitività di aziende e territori”.“L’IA nella Logistica – ha proseguito il sindacalista – sarà utile per l’ottimizzazione di rotte e supply chain, per il miglioramento della tracciabilità e dell’intermodalità e per la creazione di nuova occupazione qualificata, in grado di gestire e  controllare i processi di automazione: serviranno dunque nuove competenze e a tal proposito riteniamo fondamentale prevedere percorsi di alfabetizzazione digitale e riqualificazione dei lavoratori, ITS Academy legati alla logistica digitale e formazione congiunta per manager, imprese e sindacati”.  “In ultimo, non dobbiamo dimenticare tre priorità -: ripensare la logistica urbana, oggi segnata da e-commerce e delivery, pianificando flussi, spazi e sostenibilità sociale e ambientale; guidare l’AI senza mai perdere di vista il primato della persona; rispondere alle nuove domande di senso del lavoro, integrando innovazione tecnologica e qualità della vita lavorativa”.