“Le pensioni non si rimettono in equilibrio con misure spot dentro ad una manovra che dura un anno: serve un tavolo di riforma strutturale, dedicato, continuativo, con una visione di medio-lungo periodo e che coinvolga le parti sociali.Per questo lanciamo una sfida al Governo: chiediamo di aprire al più presto il cantiere della riforma delle pensioni e di farlo dentro il Patto della responsabilità”: è l’appello che oggi il segretario generale della FNP CISL, Roberto Pezzani, ha rivolto all’Esecutivo nel corso della riunione del Consiglio generale della categoria che si è tenuto all’Auditorium di Via Rieti, a Roma.“Nella manovra presentata dal governo – ha dichiarato Pezzani – ci sono interventi positivi che toccano da vicino le persone che rappresentiamo: la riduzione del cuneo fiscale, le risorse in più sul Fondo sanitario nazionale, le assunzioni nella sanità, il nuovo fondo per i caregiver, le misure a sostegno del lavoro femminile e dei giovani, i congedi parentali, le misure sul lavoro disagiato, le risorse per il bonus psicologo, le proroghe edilizie. Sono tutti risultati del lavoro spesso silenzioso che abbiamo contribuito come Cisl a portare avanti, ma la parte previdenziale è insufficiente.Sulle pensioni minime non c’è un intervento all’altezza, Opzione Donna è sparita, la previdenza complementare resta debolissima, nessuna risposta sulla defiscalizzazione delle tredicesime, così come non c’è nulla sulla flessibilità in uscita e sulla distinzione tra spesa previdenziale e assistenziale”.“Per questo – conclude il segretario generale dei pensionati della Cisl – chiediamo al Governo di sedersi insieme a noi intorno ad un tavolo, creando un luogo di confronto per riformare davvero le pensioni: una richiesta che faremo anche il 13 dicembre quando saremo accanto alla Cisl, in Piazza Santi Apostoli, con il momento conclusivo del nostro Cammino della Responsabilità, per un nuovo Patto sociale e una legge di bilancio più giusta e inclusiva”.


