Dovrebbe far parte dei processi educativi e della cultura civica di un paese avanzato e moderno come l’Italia, spiegare che il rispetto reciproco tra uomini e donne è il fondamento di una comunità. Il principio della parità deve essere trasmesso ed inculcato fin dall’adolescenza. Questo è uno dei compiti che la scuola italiana deve assumere come una priorità. Non bisogna avere tentennamenti nei confronti di chi maltratta ed umilia le donne. La violenza si annida anche nel mondo del lavoro, nelle frustrazioni di una precarietà infinita, nel divario salariale, nell’imposizione del lavoro domenicale o dei part- time alle donne in tante aziende piccole e grandi. La contrattazione può fare molto per affrontare questi problemi. Abbiamo siglato accordi importanti con tutte le associazioni imprenditoriali, anche a livello europeo, contro le molestie, i ricatti, le persecuzioni nei confronti delle donne. Sono accordi che vanno rispettati perché non stiamo parlando di un fenomeno marginale nella nostra società. Si fa fatica a far passare il concetto che il lavoro rimane la prima forma di emancipazione per le donne.