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Clima. Colombini: “Cisl con i giovani del Fridays for Future. Amministrazioni competenti e parti sociali devono dialogare e confrontarsi su progetti ed azioni”

Pubblicato il 9 Ott, 2020

Roma, 9 ottobre 2020- “La Cisl sostiene anche quest’anno i giovani del Fridays for future nell’odierna giornata di sciopero nazionale per il clima, ribadendo che la lotta ai cambiamenti climatici non può prescindere dalla lotta per la giustizia sociale e per l’occupazione”. Lo dichiara in una nota il Segretario confederale della Cisl, Angelo Colombini. “Il surriscaldamento del nostro Paese sta avvenendo ad una velocità più elevata rispetto agli altri, il 2019 ha registrato in Italia un aumento di +1.56°C mentre la temperatura media globale sulla terraferma è stata di +1.28°C ed è accompagnato dall’aumento di eventi metereologici estremi come quelli che hanno colpito recentemente il nord del nostro paese e che ha avuto effetti devastanti sulle attività produttive già fortemente compromesse dall’emergenza Covid. Ecco perché serve con urgenza mettersi al tavolo con le amministrazioni competenti dei vari livelli per concordare progetti ed azioni necessarie. A interventi assistenzialistici che tamponano situazioni di emergenza devono seguire strategie di medio e lungo periodo affiancate da un piano efficace di monitoraggio delle policy che modifichi in tempo eventuali criticità del sistema. Abbiamo una cassetta degli attrezzi fornita che deve essere aggiornata e valorizzata: legge sul Clima; Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici, Piano nazionale integrato energia e clima, la Legge semplificazioni, solo per citarne alcuni. Oltre alle dichiarazioni di intenti servono azioni concrete e no slogan propagandistici. Amministrazioni competenti e parti sociali devono dialogare e confrontarsi, da una parte per innalzare e allineare gli obiettivi italiani 2030 alle ambizioni europee e dall’altra per far fronte agli impatti economici e occupazionali che queste connesse emergenze – climatica e sanitaria – stanno avendo nel nostro Paese. La crisi climatica, le questioni ambientali, lo sviluppo sostenibile possono e devono essere argomenti chiave per reimpostare un dialogo sociale necessariamente partecipativo che metta al centro le persone e il lavoro, dignitoso e di qualità”.

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