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Fist. Trento: Prosegue costitizione da sinergia tra Fisascat e Felsa

Roma, 17 novembre 2016 . Prosegue nella Provincia autonoma di Trento il percorso di costituzione dei livelli regionali della Fist Cisl, la federazione dei sindacati del terziario nata nel 2014 dalla sinergia delle categorie cisline Fisascat e Felsa, rispettivamente rappresentative dei lavoratori del commercio, turismo e servizi e dei lavoratori autonomi, atipici e somministrati. Le due federazioni hanno deliberato oggi presso la sede della Cisl di dare vita alla nuova Fist Trentino, dove le due sigle di categoria partono da una base associativa che conta oltre 4.300 iscritti. Positivo il commento di Lamberto Avanzo, segretario generale della Fisascat Cisl Trentino. «Con la costituzione della Fist siamo chiamati ad una condivisione di esperienze per trovare le adeguate sinergie che permettano di migliorarsi reciprocamente e di rappresentare e tutelare un mondo del lavoro sempre più articolato, garantendo non solo i settori tradizionali come il commercio e il turismo ma anche i nuovi settori più tecnologici e innovativi nei quali il lavoro atipico trova maggior sbocco» ha dichiarato Avanzo. Posizione ampiamente condivisa dal segretario generale della Felsa Cisl Trentino Salvatore Conte. «Il welfare contrattuale e la bilateralità ampliano le tutele anche nel settore del lavoro atipico, in particolare per le lavoratrici e i lavoratori somministrati» ha sottolineato il sindacalista. Alla riunione dei direttivi regionali ha presenziato il segretario organizzativo nazionale della Fist Cisl Rosetta Raso insieme al collega di segreteria Ivan Guizzardi. «In questo territorio la costituzione della Fist Cisl Trentino accompagnerà la crescita del comparto dei servizi, prevalente rispetto agli comparti dell’economia, che anche nel 2016 conferma i risultati positivi emersi lo scorso anno» ha dichiarato la Raso commentando l’aggiornamento congiunturale economico della Provincia autonoma di Trento diffuso ieri dalla Banca D’Italia. «Un’ espansione che riguarda anche un altro settore tradizionale del terziario privato, quello del turismo, che ha registrato un aumento delle presenze del 4,3% con una stagione invernale che promette ottimi risultati anche per quest’anno» ha aggiunto la sindacalista sottolineando il dato riferito alla rappresentanza sindacale. «In un contesto di crescita, dove anche il tasso di occupazione si attesta al 65,4% con 229mila unità, sarà più agevole accrescere la rappresentanza sindacale della nuova Fist, che già oggi sfiora il 10% nei settori tradizionali del commercio, turismo e servizi» ha concluso la sindacalista. Nelle scorse settimane il percorso costitutivo dei livelli regionali della nuova Fist ha fatto tappa anche in Valle D’Aosta. Per la Fisascat valdostana si tratta di una sfida epocale. «La nuova Fist Cisl nasce in un momento di instabilità occupazionale che però coincide con il rafforzamento del processo di terziarizzazione dell’economia regionale» ha dichiarato il segretario generale della Fisascat Valle D’Aosta Giorgio Piacentini. «La vera grande partita sarà dunque quella di intercettare i nuovi lavori e rendere esigibili le tutele contrattuali indistintamente per i lavoratori dipendenti, autonomi, atipici e somministrati» ha concluso il sindacalista. Sale così a quota quindici il numero delle federazioni regionali Fist Cisl ad oggi costituite. Dopo il Veneto, l’Emilia Romagna, la Toscana, la Liguria, il Lazio, la Calabria, il Piemonte, la Lombardia, la Sardegna, il Friuli Venezia Giulia, l’Umbria, la Sicilia, le Marche, la Valle D’Aosta e il Trentino, il percorso istitutivo dei livelli regionali Fist Cisl proseguirà nelle prossime settimane in Campania, Alto Adige, Abruzzo, Molise, Puglia e Basilicata.

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