Roma, 7 ottobre 2017- “Non si può scaricare sui lavoratori il costo del rilancio delle attività produttive dell’Ilva. Come hanno detto con molta determinazione i sindacati di categoria, è un modo per partire con il piede sbagliato. Il piano di Arcelor Mittal è sbagliato e va cambiato”. E’ quanto sottolinea il Segretario Confederale della Cisl, Angelo Colombini. “E’ un errore porre queste condizioni capestro all’inizio della trattativa, come ha fatto con troppa disinvoltura Arcelor Mittal, prevedendo un gran numero di esuberi e cambiando senza alcun motivo le condizioni contrattuali dei lavoratori. Ha ragione il cardinale Angelo Bagnasco che ieri ha auspicato dialogo e mediazione in questa vertenza cosi delicata che si aprirà lunedì al Ministero dello Sviluppo. Il Governo dovrà assumersi le sue responsabilità, richiamando l’azienda agli impegni presi sul piano della tutele occupazionali e salariali per evitare che questa vertenza diventi davvero incandescente. Non possiamo permetterci passi falsi in uno degli interventi di politica industriale più importanti di questi ultimi anni , in un settore strategico come il siderurgico più grande d’Europa. Il piano industriale dovrà tenere conto degli aspetti ambientali e dell’ utilizzo di energia a bassa emissione C02”.