Roma, 9 maggio. “L’annuncio della firma dei Ministri Carlo Calenda, Pier Carlo Padoan e Giuliano Poletti del decreto interministeriale che dà attuazione al Credito di Imposta sulle spese di formazione 4.0, come previsto dalla legge di Bilancio 2018, è un ulteriore tassello per completare l’operatività del Piano nazionale Impresa 4.0”. Lo dichiara in una nota il Segretario confederale della Cisl, Angelo Colombini. “I tempi sono stretti, visto che finora la misura vale solo per il 2018 e l’assenza di un Governo rende complicato immaginare una continuità dell’intervento- sottolinea Colombini- ma speriamo che non occorrano ulteriori norme amministrative per definirne le procedure operative. Sottolineiamo tuttavia che per usufruire di questo credito di imposta, le imprese, oltre a dover avere investito in nuove tecnologie, dovranno stipulare un accordo sindacale. Il sindacato si pone quindi l’obiettivo di partecipare all’innovazione tecnologica ed organizzativa delle imprese ed è convinto che la formazione dei lavoratori rivesta un ruolo fondamentale in questo. Riteniamo che occorra utilizzare sinergicamente oltre al credito di imposta anche altre opportunità come i Fondi interprofessionali insieme alle potenzialità insite negli accordi per la produttività che aumentano la convenienza laddove vi siano previste procedure di partecipazione. Al Piano Impresa 4.0 mancano ancora i Competence Center, di cui a breve dovrebbero uscire i risultati del bando per la loro selezione.” “Ci auguriamo- conclude Colombini- che anche essi favoriscano la competitività del sistema imprenditoriale italiano facendo crescere la professionalità dei lavoratori”.