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Premierato. Cisl: “Serve confronto con le forze sociali. Modello istituzionale e di governo deve assicurare stabilità, governabilità, pluralismo, partecipazione e difesa della rappresentanza politica e sociale”

Pubblicato il 3 Nov, 2023

In merito all’ approvazione in Consiglio dei Ministri di oggi del disegno di legge costituzionale relativo all’elezione diretta del premier, “la CISL ribadisce che il modello istituzionale debba soddisfare l’esigenza di un giusto bilanciamento fra i poteri dello Stato e le istanze della rappresentanza”. E’ quanto sottolinea in una nota la Cisl. “Siamo ben coscienti che la crisi del Paese sia imputabile, almeno in parte, anche alla durata breve dei nostri governi, che dovrebbero invece poter assolvere agli impegni assunti con gli elettori e attuare i contenuti dei programmi per poter cogliere appieno la sfida dello sviluppo. Governi con una durata media di 14 mesi con difficoltà possono seguire il segno della crescita, conseguenza che l’Italia, nello scenario delle grandi transizioni, non può permettersi. Ma siamo fermamente convinti che il modello istituzionale e di governo debba assicurare da un lato stabilità e governabilità , e dall’altro pluralismo, partecipazione e difesa della rappresentanza politica e sociale: questo per la CISL è un obiettivo fondamentale. Per la CISL favorire la stabilità dei governi è importante, ma comunque salvaguardando il ruolo di garanzia del Presidente della Repubblica, funzione che non deve essere assolutamente compromessa da un sistema basato sulla elezione diretta del premier, argomento sul quale saranno necessari opportuni approfondimenti.
Siamo solo a un primissimo passaggio di una riforma costituzionale, la CISL, pertanto, invita il Governo a un confronto con le forze sociali sul tema, dando seguito al primo incontro con la ministra per le riforme Casellati avuto nello scorso mese di giugno.
Analogo confronto richiediamo alle forze politiche di maggioranza e di opposizione presenti in Parlamento, preliminarmente al lungo e articolato iter che la riforma costituzionale dovrà affrontare in Parlamento”.

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