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Sciopero nazionale Enel distribuzione. Sindacati: Manifestazione a Roma. No turni insensati il monito dell’azienda, occorre restituire ai lavoratori la dignità del lavoro

Pubblicato il 20 Giu, 2025

Si è trattato di un’emozionante prova di orgoglio del sindacato che sotto un sole di una Roma infuocata, in piazza Verdi, davanti la sede dell’Enel ha manifestato per difendere dignità delle lavoratrici e dei lavoratori messi a dura prova dalle recenti politiche di Enel-distribuzione.

Chi lavora soffre questa inadeguata strategia aziendale, caratterizzata da turni con carichi di lavoro massacranti imposti con la forza, contro il parere delle Organizzazioni sindacali, in spregio a ogni diritto acquisito e alla qualità di un servizio che necessita di orari umani e razionali.

Al grido di “Enel dispone, il Sindacato si Oppone”, sul palco, di fronte a lavoratori provenienti da ogni regione d’Italia, si sono avvicendati i rappresentanti delle tre Federazioni: Ilvo Sorrentino, Segretario Nazionale della Filctem-Cgil, Marco Pantò Segretario Nazionale della Uiltec-Uil e Amedeo Testa Segretario Generale della Flaei-Cisl.

“O noi o loro; con Enel-distribuzione siamo giunti a punto di non ritorno, da codice rosso. Ormai è allarme” – hanno denunciato i tre dirigenti sindacali, nei loro interventi. “I manager – hanno continuato Sorrentino, Pantò e Testa – non possono chiedere oltre il lecito, con turni sbagliati e insensati, a chi ogni giorno dà la vita all’azienda, con la propria esperienza, il proprio impegno, la propria dedizione”. “E guai a dividere i lavoratori -hanno sottolineato- Se l’indirizzo sarà questo, allora l’azienda capirà la differenza tra un modello di relazioni basato sul confronto e la condivisione, valori che finora abbiamo sempre perseguito nelle relazioni industriali e quello, invece, strutturato sul conflitto”.

“Con oggi – hanno concluso i tre Segretari – abbiamo già vinto. Le adesioni allo sciopero lo dimostrano chiaramente. L’azienda ha voluto forzare la mano e la nostra risposta non si è fatta attendere. Senza le prestazioni delle lavoratrici e dei lavoratori l’Enel si regge come un castello di carta. Noi non molliamo e non molleremo mai. Il sindacato esiste per questo”.

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