Roma, 10 marzo 2021 – “Positiva la firma da parte del ministro Bianchi del decreto che definisce i criteri e i parametri per l’utilizzo di 61.944.000 di euro destinati alla scuola per garantire maggiore equità, qualità e capacità di inclusione”. Lo dichiara in una nota il Segretario confederale della Cisl, Angelo Colombini. “Investimenti diretti al contrasto della dispersione scolastica, all’eliminazione dei divari territoriali, alla promozione dell’inclusione e delle pari opportunità delle studentesse e degli studenti- sottolinea Colombini- ma anche dedicati a progettazioni innovative di carattere nazionale per favorire il successo formativo e per rispondere alle criticità provocate dalla pandemia e per contrastare il bullismo. È un primo passo che va nella giusta direzione e che dovrà essere sostenuto ed ampliato con le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Nelle intenzioni del Ministro c’è la realizzazione di un grande Piano nazionale sulle povertà educative e noi come Cisl, che facciamo dell’inclusione, della lotta ai divari territoriali ed alla povertà educativa i pilastri della nostra azione, chiediamo il massimo coinvolgimento al Ministro per condividere insieme le azioni di questo piano. È urgente agire anche alla luce degli ultimi dati diffusi dall’Istat che confermano come in Italia ci siano ancora disuguaglianze inaccettabili nell’accesso all’istruzione. Il livello di istruzione e di competenze che i giovani riescono a raggiungere, infatti, dipende ancora in larga misura dall’estrazione sociale, dal contesto socio-economico e dal territorio in cui si vive. Queste disuguaglianze economiche, sociali e territoriali si sono aggravate a causa dell’emergenza sanitaria, della lunga chiusura delle scuole e della didattica digitale integrata. Nonostante il grande impegno degli istituti scolastici, dei docenti e del personale scolastico tutto, anche a causa delle condizioni diseguali di partenza riguardo a dotazioni informatiche e qualità della connettività, non si è riusciti a coinvolgere tutti gli studenti nella stessa misura. Purtroppo il Rapporto Istat rileva infatti come l’8% dei bambini e ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado è rimasto escluso da una qualsiasi forma di didattica a distanza e non ha preso parte alle video-lezioni con il gruppo classe. Tale quota sale al 23% tra gli alunni con disabilità”. “C’è ancora molto da fare- conclude Colombini- anche perché la fine dell’emergenza epidemiologica è lontana e la Cisl è disponibile a fare la propria parte anche per prepararci fin d’ora all’avvio del prossimo anno scolastico”.