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Scuola. Gissi (Cisl Scuola): “Bene la precisazione della Giannini, ma norma è rimedio peggiore del male”

Pubblicato il 21 Set, 2016

Roma, 21 settembre 2016. “Rispondendo a un intervento della sen. Francesca Puglisi nell’incontro con le Commissioni Istruzione riunite di Camera e Senato, la ministra Giannini ha oggi confermato che ai fini della determinazione del periodo di 36 mesi individuato dalla legge 107 (comma 131) come limite massimo contratti a tempo determinato il computo parte dall’a.s. 2016/17.” Rende noto la Segretaria generale della Cisl Scuola, Maddalena Gissi “La precisazione, quanto mai opportuna ancorché il testo della legge non lasciasse, a nostro avviso, adito a dubbi, dovrebbe sgombrare il campo da interpretazioni diverse che avevano visto nei giorni scorsi porre talvolta in discussione il conferimento di supplenze a personale precario in servizio da oltre 36 mesi, conteggiando anche i periodi pregressi rispetto alla decorrenza fissata dalla legge.” Dichiara la Gissi “Alcuni casi ci erano stati segnalati dalle nostre strutture e in riferimento ad essi siamo intervenuti immediatamente sul MIUR perché su una materia così delicata si facesse subito chiarezza. Le dichiarazioni della ministra, opportunamente sollecitate dall’intervento della sen. Puglisi, vanno nella direzione da noi auspicata e ne prendiamo positivamente atto, pur ribadendo che sarebbe auspicabile, sulla questione, una formale nota di precisazione da parte del MIUR. La stessa ministra, peraltro, ha dichiarato che provvederà a dare i necessari chiarimenti, chiediamo che ciò avvenga al più presto – prosegue la Segretaria della Cisl Scuola. “Resta il nostro dissenso per una norma che di fatto scarica sui lavoratori precari le conseguenze di un abuso nei contratti a termine sicuramente non imputabile a loro responsabilità. Tra le tante disposizioni della legge 107 cui andrebbe rimesso mano vi è di certo anche questa, configurabile a tutti gli effetti come un rimedio peggiore del male.” – Conclude Maddalena Gissi

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