Roma, 20 luglio 2016. “Non esitiamo a definire scandaloso il provvedimento con cui il presidente turco Erdogan estende al mondo della scuola e dell’istruzione le sue “purghe” dopo il fallito golpe in Turchia. Al di là degli inquietanti interrogativi che suscita lo svolgersi degli avvenimenti dei giorni scorsi, è invece chiarissimo il messaggio che Erdogan invia al suo paese e a tutto il mondo con la “cacciata diretta” di ventiseimila insegnanti e di decine di migliaia di impiegati del ministero dell’istruzione: scuola, formazione, cultura sono un baluardo della democrazia – lo dichiara la Segretaria generale della Cisl Scuola, Maddalena Gissi – Degli insegnanti meglio diffidare e, se necessario, liberarsene prima che arrechino danno. Vengono alla mente tristissimi precedenti – continua – che in un’epoca non felice della nostra storia patria videro il tentativo di asservire al regime, alla sua retorica e alle sue nefandezze il lavoro di chi è chiamato a trasmettere il sapere e a formare rette coscienze. Di fronte ad atti di così inaudita gravità si leva fortissima e ferma la nostra condanna.” conclude la Gissi