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Scuola. Scrima (Cisl Scuola): “La nostra protesta non finisce certo oggi”

Pubblicato il 24 Ott, 2015

Roma, 24 Ottobre 2015 – “Oggi, in tutta Italia, la scuola torna a manifestare e lo fa con obiettivi chiari e precisi: rinnovare un contratto fermo da anni, per ridare al lavoro nella scuola la giusta dignità anche sul piano retributivo, cambiare le tante disposizioni di legge, dalla 107 a quella di stabilità, che rischiano di aggravare tanti problemi anzichè risolverli”. Così il Segretario generale della Cisl Scuola, Francesco Scrima in occasione della mobilitazione indetta dalle federazioni della scuola Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal, Gilda Unams. “Non si capisce come faccia la ministra Giannini a dire che nella scuola tutto va per il meglio, con un avvio d’anno segnato come non mai da difficoltà e disfunzioni di vario genere, che in occasione della manifestazione del personale ATA sono state denunciate con forza dalla delegazione di lavoratori che ha incontrato l’Amministrazione. Restano poi sul tappeto i nodi posti dalla legge 107, dalle nuove modalità di assegnazione della sede ai docenti alle discusse modalità di riconoscimento del merito, che vanno assolutamente rivisti prima che possano produrre i loro effetti negativi per un sistema che vogliamo continui a reggersi su principi di collegialità, cooperazione e condivisione, fattori indispensabili per assicurare un’offerta formativa di qualità.
Alle ragioni di una mobilitazione che riprende e si sviluppa in termini di continuità e coerenza con l’azione sindacale condotta rispetto alla legge 107, si aggiunge ora quella delle risorse che la legge di stabilità destina ai rinnovi contrattuali: 7 euro di aumento medio pro capite sono a dir poco una provocazione, una vera e propria mancanza di rispetto per lavoratori che assicurano al Paese servizi di fondamentale importanza. Da anni le nostre scuole vivono e funzionano solo grazie all’alto senso di responsabilità del personale docente, ATA e dirigente che ogni giorno vi presta servizio. Questo governo ha rivolto loro tanbte belle parole, ha fatto tante promesse e non ne ha fin qui mantenuta nessuna: la mancanza di risorse per un decente rinnovo del contratto è solo l’ultimo degli impegni disattesi. Se questa linea si confermerà, la risposta sindacale – e lo diremo chiaro oggi in tutte le piazze – sarà data con chiarezza, con forza e con determinazione.

CISL SCUOLA NAZIONALE – UFFICIO STAMPA

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