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Scuola. Vaccinazione personale scolastico: l’emendamento va rivisto. Delega al Governo o stralcio e rinvio al dibattito parlamentare

Pubblicato il 12 Lug, 2017
Roma, 12 luglio 2017. FLC-CGIL, CISL Scuola e UIL Scuola Rua e Snals Confsal, in un comunicato unitario, invitano il Governo a rivedere  il provvedimento che prevede le vaccinazioni anche per il personale scolastico a partire dal 2019. Secondo questo emendamento le vaccinazioni obbligatorie riguardano anche gli adulti lavoratori.  Appare inutile, costoso e con evidenti problemi di applicazione, a partire dalle modalità con le quali certificare che un lavoratore adulto ha già avuto malattie infantili e pertanto ne è immune. Mentre  è ancora in discussione l’approvazione del DL sui vaccini, scrivono le oo.ss. “apprendiamo che nella seduta notturna della Commissione sanità del Senato del 10 luglio è stato approvato l’emendamento n. 1.0.100″ che dispone sulle vaccinazioni del personale scolastico. Ancora una volta si rischia solo di produrre appesantimenti burocratici che poco hanno a che vedere con la prevenzione e con la tutela della salute”. 
“Nel frattempo, -proseguono le organizzazioni sindacali- mentre questo provvedimento interviene su un aspetto ancora da mettere a punto, legato alla salute delle comunità scolastiche, non passa l’emendamento che sblocca l’avvio del concorso dei DSGA, né sono state superate le pastoie burocratiche che continuano a bloccare il concorso dei i Dirigenti Scolastici. Ci auguriamo che, sia pure in ‘zona Cesarini’, la ministra Fedeli possa intervenire, visto che è ancora in atto l’iter di conversione del decreto: magari attraverso una delega al Governo per una corretta applicazione di una norma che così come è appare inapplicabile. Altra soluzione praticabile potrebbe essere lo stralcio dell’emendamento e il rinvio al dibattito parlamentare, per un approfondimento. Ciò -concludono- al fine di evitare che la fretta indotta dalla conversione del decreto in scadenza possa produrre ulteriori molestie burocratiche, senza alcun reale beneficio rispetto agli obiettivi di tutela della salute pubblica che si intendono raggiungere con le vaccinazioni”.
 
 

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