Roma, 7 novembre 2017- “La Cisl chiede che in tutta l’area del “cratere” venga applicato il modello Umbria, che il 10 maggio 2006 promulgò una legge regionale che prevedeva il Documento unico di regolarità contributiva sostenuto e fortificato dalla congruità, ovvero il rapporto costo del lavoro/costo del manufatto, mettendo in automatico off-side tutte le imprese pirata che lavorano con materiali scadenti, non rispettando le normative antisismiche e non rispettando la vita dei lavoratori, sprezzanti delle minime basi di igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro”. Lo dichiara il Segretario confederale della Cisl, Andrea Cuccello, al termine della presentazione del libro “De Terraemotou” nella sede dell’Ance a Roma. “Quindi per noi- continua Cuccello- diventa fondamentale sostenere quanto oggi affermato dal commissario De Micheli rispetto ad una ricostruzione che veda al centro della propria azione il termine “qualità”. “Siamo assolutamente contrari a quanto affermato oggi dall’Ance rispetto ad una sospensione del nuovo Codice degli Appalti che è esattamente il contrario rispetto a chi come noi vede nel lavoro legale una speranza ed una ambizione per un Paese che purtroppo- conclude Cuccello- annovera al proprio interno varie strutture malavitose che non chiedono altro che un abbassamento delle soglie di accesso nel mondo degli appalti in generale ed a maggior ragione negli appalti della ricostruzione, vista la quantità di denaro che oggi è a disposizione di quei territori martoriati dal terremoto”.