Roma, 26 gennaio 2017 – Incroceranno le braccia per l’intero turno di lavoro del prossimo 3 febbraio i dipendenti di Unicoop Tirreno, la cooperativa di consumatori presente in Toscana, Lazio, Umbria e Campania. La giornata di mobilitazione è stata decisa oggi a Roma dal coordinamento unitario delle strutture e dei delegati Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltucs, contro il recesso unilaterale dalla contrattazione integrativa e il piano di ristrutturazione annunciato dalla direzione aziendale: 13 le unità produttive in chiusura, 8 i negozi in cessione. Gli esuberi sono oltre 600, per i sindacati una «quantità drammatica». Le tre sigle in un comunicato congiunto «hanno dichiarato l’impossibilità a condurre un negoziato che si ponga obiettivi così traumatici per l’occupazione» ed hanno sollecitato «un piano di rilancio, un nuovo modello organizzativo e investimenti sulle politiche commerciali».
«Per la Fisascat – ha aggiunto il segretario nazionale della categoria cislina Vincenzo Dell’Orefice – è necessario un piano di razionalizzazione che non colpisca esclusivamente ed in modo così importante i lavoratori». «Negli ultimi esercizi hanno avuto un peso rilevante le svalutazioni da partecipazione – ha aggiunto il sindacalista – Sarebbe auspicabile quindi prevedere la cessione delle attività partecipate che rappresentano solo un costo per la cooperativa».
Ufficio Stampa Fisascat Cisl Nazionale