13 Gennaio 2017 -Sciopero generale di 8 ore con manifestazione oggi a Firenze, indetto da Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil in tutto il settore tessile-abbigliamento, per chiedere il rinnovo dei contratti nazionali di lavoro 2016-2019, scaduti entrambi ormai da oltre dieci mesi. Il rinnovo riguarda i 420.000 addetti in oltre 47.000 imprese del settore tessile-abbigliamento e gli 80.000 in più di 5.800 imprese in quello delle calzature.
Alta l’adesione allo sciopero, la cui partecipazione si è attestata attorno all’80%, e riuscitissima la manifestazione nazionale dei sindacati coclusasi con il comizio conclusivo dei segretari generali di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil, rispettivamente Emilio Miceli, Angelo Colombini, Paolo Pirani.
“Pieno sostegno ai lavoratori tessili, abbigliamento, calzature ed alla FemcaCISL che scioperano oggi per un #contrattodignitoso” , è stato espresso dalla Segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan stamani, nel suo account Twitter.
E dal palco di Piazza dell’Unità, dove si è concluso il corteo cui hanno partecipato più di 5mila lavoratori venuti da tutt’Italia i segretari generali Emilio Miceli, Angelo Colombini e Paolo Pirani hanno ribadito le ragioni dellla protesta: “Non è un caso se abbiamo deciso di venire a manifestare a Firenze e nel corso di una delle più importanti rassegne di moda (Pitti Uomo ndr), perché se si fanno profitti, allora è giusto che si garantiscano anche diritti e salari. Non siamo disposti ad accettare un contratto a costo zero, così come non siamo disposti a prendere in prestito modelli salariali da nessuno” hanno incalzato. “Chiediamo un contratto dignitoso che difenda diritti e salario, insomma un contratto normale – hanno concluso – , ma le posizioni oltranziste di SMI e la retromarcia inaspettata di Assocalzaturifici sono inaccettabili”.