Sardegna. Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal proclamano la mobilitazione dei lavoratori regionali della formazione professionale

Cagliari, 10 febbraio 2017. “La Regione Autonoma della Sardegna continua ad essere disattenta di fronte allo stato di difficolta vissuto oggi dai lavoratori della formazione professionale. A fronte di una programmazione non sufficiente a garantire nel futuro risorse adeguate, si aggrava la condizione finanziaria delle Agenzie quale effetto del continuo ritardo nei pagamenti delle attività formative avviate, realizzate e concluse, a fronte di una inadeguata strategia a favore delle politiche attive del lavoro ed in particolare della formazione professionale dove si registrano gravi effetti per le famiglie, per gli utenti e per i lavoratori nei confronti dei quali sono gravissime e pesantissime le ricadute. Le agenzie formative ad oggi non sono più in grado di continuare ad anticipare le risorse finanziarie per conto della Regione, le famiglie non possono soddisfare un bisogno di formazione con le proprie risorse ricorrendo alla formazione autofinanziata, i lavoratori sono costretti a subire ritardi nei pagamenti degli stipendi e a ricorrere ad accordi di riduzione d’orario o nei peggiori dei casi a rischiare la perdita del posto di lavoro. Pur prendendo atto che sono stati avviati alcuni pagamenti e che sono stati finanziati ed affidati nuovi corsi, nell’incertezza maturata, l’alternativa, a tutela dei lavoratori che rappresentiamo, è la messa in mora della Regione e l’organizzazione di azioni di agitazione e di rivendicazione con pubblica manifestazione sia presso la Presidenza e gli Assessorati competenti sia in Consiglio Regionale, responsabile di non aver dato la giusta attenzione e sostenuto una politica a favore del comparto della formazione professionale. Si sollecita pertanto un incisivo e concreto intervento da parte della Giunta Regionale ed in particolare si richiede un incontro congiunto con gli Assessori competenti al Bilancio e al Lavoro e Formazione Professionale, per garantire l’avanzamento della spesa e i pagamenti relativi alle politiche del lavoro e della Formazione professionale. Si chiede che oltre alle risorse del Fondo Sociale Europeo 2014-2020 che interviene con fonti finanziarie da spendere per le politiche attive del lavoro e la Formazione professionale la Regione definisca le risorse per un piano annuale della formazione professionale, rivisiti il modello dell’accreditamento delle Agenzie, crei le condizioni per tutelare i lavoratori della formazione professionale, inneschi un sistema dinamico e tempestivo per l’impiego delle risorse ed il pagamento dei crediti maturati. In mancanza di queste tempestive risposte e di una definitiva attuazione della azioni necessarie al raggiungimento dei citati obiettivi non resterà altro, alle scriventi organizzazioni, se non richiamare i lavoratori in azioni forti per la difesa dei loro posti di lavoro”.

Le Segreterie regionali della Sardegna di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal

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