Marche. Cgil, Cisl, Uil e le categorie regionali dei pensionati si mobilitano per la sanità marchigiana

Pubblicato il 20 Lug, 2017

Ancona, 20 luglio 2017. “Cgil Cisl Uil Marche denunciano l’evidente distanza che sussiste tra i bisogni di salute dei cittadini – che evolvono insieme ad un contesto demografico ed epidemiologico in cui aumenta l’incidenza della cronicità e delle fragilità – e le risposte che questi ottengono dal servizio sanitario marchigiano. In questo quadro risulta incomprensibile la costante indisponibilità della Regione Marche, dal 2015 ad oggi, al confronto con le parti sociali. Sul percorso di riorganizzazione della sanità regionale, in particolare, la Giunta ha azzerato l’interlocuzione e procede all’insegna della massima opacità e autoreferenzialità, omettendo sistematicamente tutti i dati e le informazioni necessarie a programmare e gestire il sistema sanitario. Una situazione particolarmente grave e inedita, specie rispetto alla necessità di dare applicazione ai nuovi LEA, nonché alla luce della drammatica condizione in cui versa il sistema socio sanitario nei territori colpiti dal sisma”. Così Cgil, Cisl, Uil Marche in un comunicato unitario . (segue testo integrale)

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