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Toscana. Iniziativa lavoratori Ginori per risolvere la vertenza

Pubblicato il 13 Ott, 2017

Toscana, 13 ottobre 2017. Oggi i lavoratori di Richard Ginori hanno tenuto per i bimbi del Meyer di Firenze un laboratorio didattico di modellazione e decorazione: “Abbiamo portato in dono il nostro lavoro, l’abilità di fare cose belle”. I sindacati: “Una iniziativa che simboleggia il sapere messo a disposizione della comunità e rinnova l’appello alle parti per risolvere la vertenza”. I lavoratori devolveranno un’ora del loro stipendio lavorato nella giornata alla Fondazione MeyerRichard Ginori. I lavoratori non hanno mai smesso di sottolineare il valore civile delle battaglie per il lavoro in genere ed, in particolare, della loro battaglia per la permanenza dell’attività della Ginori sull’attuale territorio di Sesto Fiorentino. Una battaglia per la tutela della storia di un marchio glorioso, per la difesa dei posti di lavoro, per la riapertura del museo che ha una rilevanza culturale inestimabile. Una battaglia che tiene insieme il valore del lavoro e della cultura, due beni che tessono insieme la comunità e elevano la collettività. Per rappresentare per l’ennesima volta questo valore civile insito nella propria vertenza, i lavoratori della Richard Ginori hanno deciso di “donare” ai bambini dell’Ospedale pediatrico Meyer di Firenze ciò che di più prezioso possono condividere del loro lavoro, cioè l’abilità che risiede nelle proprie mani di fare cose belle. Per questo hanno deciso di offrire ad alcuni bambini un laboratorio didattico di decorazione e modellazione tenuto da loro stessi: il laboratorio, tra pennelli, ceramiche e colori, si è svolto stamani, grazie alla collaborazione del Meyer. Questa forma di mobilitazione, da una parte, vuole simboleggiare che il lavoro è ciò che mette a disposizione della collettività il sapere dell’uomo e costruisce il futuro della comunità; dall’altra vuole rinnovare l’appello alle parti in causa della vertenza (banche e proprietà) e alle istituzioni tutte, affinché si raggiunga un accordo definitivo sull’acquisizione dei terreni su cui sorge la fabbrica, condizione essenziale per realizzare gli investimenti nello stabilimento e per la riapertura del museo. I lavoratori devolveranno un’ora del loro stipendio lavorato nella giornata alla Fondazione Meyer.

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