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Lazio. ‘Il welfare che verrà. Giusto, sostenibile, generativo’ corso lungo rivolto ai quadri Cil

Pubblicato il 22 Nov, 2017

22 novembre 2017. La Cisl di Roma capitale e Rieti organizza un corso lungo, intitolato “Il welfare che verrà. Giusto, sostenibile, generativo”, rivolto ai quadri dell’organizzazione confederale e delle categorie, focalizzato sull’analisi della città e l’organizzazione del sistema del welfare metropolitano. Ne da’ notizia  Paolo Terrinoni, responsabile della Cisl di Roma Capitale e Rieti.  “Gli ultimi dieci anni di crisi -scrive Terrinoni in una nota-  hanno inciso la carne viva dei lavoratori, delle famiglie,  dei giovani, degli anziani, delle persone con fragilità, e il sistema di welfare sociale, così come lo abbiamo conosciuto fino ad oggi, non ha dato le risposte necessarie per tamponarne gli effetti. Questo ha fatto scaturire forti disparità sociali con un progressivo aumento delle povertà, anche fra la classe media. Abbiamo quindi avviato una riflessione interna per capire come possiamo, in quanto sindacato di prossimità, applicare in maniera efficace gli strumenti, primi fra tutti la contrattazione sociale, per rispondere alle nuove necessità. Gli argomenti trattati nel corso lungo sono la demografia, il mercato del lavoro, l’economia, il disegno urbano, con ulteriori approfondimenti su famiglie, donne, giovani, anziani, povertà, immigrazione, questione abitativa, disabilità, le risposte delle Istituzioni pubbliche e il contributo del Terzo settore. Gli aspetti economici e sociali verranno analizzati da relatori di alto profilo tra cui docenti universitari, ex assessori, studiosi, sociologi, in un lavoro di confronto collegiale che partirà domani 23 novembre per finire a maggio del prossimo anno. Per quanto consapevoli che la strutturazione del sistema di protezione sociale deriva da leggi statali e regionali, siamo convinti e determinati nel credere che una contrattazione diffusa sul territorio ci permetterà di fare cose positive per i lavoratori, le persone e le famiglie in difficoltà, i giovani e i pensionati”.

 

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