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Calabria. Cisl: “Giornata mondiale mutilazioni genitali femminili”

Pubblicato il 5 Feb, 2018

Calabria, 5 febbraio 2018. Anche se è difficile da credersi,  determinate forme di violenza sulle donne sono ancora culturalmente “accettate” da singole comunità sparse nel mondo! Il riferimento è ovviamente alla pratica delle mutilazioni genitali femminili, una forma di violenza silenziosa che – secondo le stime – ancora oggi lascia segni indelebili nel corpo e nella mente di almeno 200 milioni di vittime “consapevoli” in 30 Paesi. Una barbarie che potrebbe abbattersi anche su bambine e giovani donne migranti che vivono in Italia e nel nostro territorio, quando tornano nel loro paese di origine per visitare i parenti. “In Italia si stima in un intervallo tra 60.000 e 81.000 il numero di donne attualmente presenti che sono state sottoposte durante l’infanzia a una forma di mutilazione genitale”. Per questo il 6 febbraio, Giornata Mondiale contro le Mutilazioni Genitali Femminili, invitiamo tutti indistintamente a unirsi a noi in una riflessione, utile e necessaria a denunciare – quello che nei fatti – è un problema globale; a contenere la pressione a conformarsi, il bisogno di essere accettate, la paura di essere rifiutate. Si perchè le mutilazioni genitali femminili sono radicate nelle culture delle comunità che le praticano con conseguenze diverse e tutte a dir poco drammatiche! Per debellare un male – ancora cosi diffuso – la Cisl in collaborazione con il proprio Coordinamento nazionale Donne ribadiranno il loro impegno attraverso la campagna di sensibilizzazione permanente, fornendo assistenza psicologica a chi ha dovuto subire e dissuadendo chi giustifica le mutilazioni, facendo capire loro quanto siano disumane. Alle Istituzioni tutte chiediamo, invece, un impegno che assicuri azioni efficaci per prevenire le MGF, valorizzando tutte quelle attività mirate a produrre una maggiore consapevolezza dei propri diritti tra le giovani donne migranti con il coinvolgimento delle comunità provenienti da Paesi dove il fenomeno è ancora diffuso.

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