Ancona, 23 Marzo 2018 – Sciopero e presidio il 26 marzo prossimo dei lavoratori della Residenza dorica di Ancona. Lo sciopero è stato indetto dalle Segreterie di FP-CGIL Ancona e FISASCAT-CISL Marche unitamente alle lavoratrici e ai lavoratori della struttura sanitario-riabilitativa Residenza Dorica – Santo Stefano di Ancona, gruppo Kos Care “perché la motivazione, la passione e la professionalità che quotidianamente vengono messe nel delicato lavoro di cura e assistenza dedicato agli anziani e ai malati del nostro territorio abbia il giusto riconoscimento economico”.
Da oltre otto anni i lavoratori della Residenza Dorica attendono infatti un miglioramento delle proprie condizioni economiche e normative. Il CCNL ANASTE (Associazione Nazionale Strutture Terza Età) che viene applicato ai lavoratori della struttura è stato rinnovato ad aprile 2017 da sindacati non comparativamente più rappresentativi a condizioni complessivamente peggiorative per i lavoratori.
FP-CGIL e FISASCAT-CISL, “coerentemente con la loro indisponibilità alla firma di un rinnovo peggiorativo in tema di orario di lavoro, indennità di malattia, permessi retribuiti e con un aumento economico inferiore a quello ottenuto in altri contratti del settore, hanno fortemente contrastato l’applicazione del nuovo CCNL. La direzione aziendale, a seguito delle iniziative sindacali, ha deciso di non applicare il nuovo CCNL Anaste ma al contempo non si è mostrata disponibile ad individuare con il sindacato una soluzione per dare una risposta sul piano economico al personale della Residenza Dorica. Retribuzioni ferme da oltre otto anni, mancato riconoscimento a livello economico dei titoli professionali acquisiti nel tempo, hanno creato una situazione insostenibile e intollerabile”.
La Residenza Dorica con i suoi 129 posti letto, alcuni dei quali convenzionati con l’INRCA, e con i suoi oltre 100 lavoratori rappresenta un’eccellenza nel nostro territorio; “CGIL e CISL di categoria richiedono al gruppo Kos Care – Santo Stefano che il contributo dei lavoratori, indispensabile per il successo delle prestazioni sanitario-riabilitative offerte dalla struttura, venga adeguatamente retribuito”.