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Disposizioni Inps in materia di reddito di cittadinanza per i cittadini extra-UE

Pubblicato il 13 Dic, 2019

Roma, 11 dicembre 2019 – Con l’approvazione del decreto-legge n. 4/2019, convertito con Legge n. 26/2019, recante “Disposizioni in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni”, per alcuni cittadini extra-UE si è reso necessario, ai fini dell’accoglimento della domanda per l’ottenimento del reddito di cittadinanza, fornire adeguata certificazione da parte delle autorità dei paesi di provenienza sulla loro situazione reddituale e patrimoniale lì presente, unitamente alla composizione del nucleo familiare.

Per altri cittadini non comunitari, invece, in particolare per quelli aventi lo stato di rifugiato politico, oppure in presenza di convenzioni internazionali che stabiliscano diversamente, ovvero per coloro appartenenti a stati extra-UE in cui sia oggettivamente impossibile acquisire i documenti richiesti, è previsto l’esonero da tale obbligo.
A tale riguardo, la Legge non fornisce dati sui paesi in cui è possibile o meno ottenere le suddette certificazioni, ma ne rimanda l’individuazione ad apposito decreto interministeriale a cura dei Ministeri del Lavoro e degli Affari Esteri.
Nelle more della pubblicazione del decreto, l’Inps ha ritenuto di sospendere l’istruttoria delle domande presentate a partire dal mese di aprile 2019.
Lo scorso 21 ottobre è stato finalmente emanato il suddetto decreto interministeriale, incassando in data 19 novembre 2019 anche la registrazione da parte della Corte dei Conti e attualmente in attesa di essere pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dello Stato.
A questo punto, l’Inps ha provveduto, con Messaggio n. 4516 del 3 dicembre,  a fornire chiarimenti e istruzioni procedurali sulle domande bloccate facendo ripartire la macchina istruttoria e avvisando che nei prossimi giorni, in particolare per le richieste di cittadini di paesi extra-UE esonerati dall’obbligo della certificazione, per i quali è già stata effettuata l’istruttoria per la verifica dei requisiti previsti per l’accesso al beneficio, previa verifica della permanenza degli stessi, saranno disposti il rilascio della card e il contestuale invio della prima disposizione di pagamento da parte di Poste S.p.A., e successivamente l’accredito delle eventuali mensilità arretrate.
In caso di necessità di supporto, i cittadini stranieri possono rivolgersi alle strutture territoriali Cisl del CAF e dell’INAS.

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