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Documento Ces ‘Overloked: migrant worker in the Covid-19 crisis’: osservazioni ed integrazioni

Pubblicato il 16 Apr, 2020

16 Aprile 2020 – In questi giorni la Ces ha condiviso con i suoi affiliati una nota di allerta “Overloked: migrant worker in the Covid-19 crisis” per porre in evidenza le vulnerabilità/criticità a cui sono esposti i lavoratori migranti in questo momento di crisi sanitaria determinata dal Covid-19.

La Cisl, rinvenendo nel documento diversi principi riconducibili ad alcune delle richieste avanzate al Governo dall’avvio della crisi e del lockdown, ha ritenuto utile evidenziare quanto già attuato nel nostro Paese ed integrare con alcuni spunti di riflessione il testo, affinché si affronti il tema in una visione più ampia ed esaustiva per favorire la programmazione di interventi idonei a tutelare sotto ogni aspetto i diritti dei cittadini stranieri.

Il documento della CES pone l’accento sul grande contributo che questi lavoratori, regolari e non, apportano alle economie europee colmandone la carenza di manodopera e, proprio in relazione a ciò, espone alcune preoccupazioni sulla salvaguardia della loro salute.

Si sottolineano infatti alcune criticità derivanti dal loro status, con evidenti riflessi sulla loro regolarità in termini di presenza, di impiego e di accesso a misure di sostegno sanitario e reddituale.

In relazione a questo, la Ces ha formulato alcune raccomandazioni affinché i governi nazionali si facciano carico di garantire la loro sicurezza, prevenendo e contrastando le diverse dimensioni del disagio a cui sono esposti.

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