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Lavoro: nel 2017 i premi di risultato detassati valgono 1.270 euro annui. Sbarra: “Estendere questa contrattazione con tasse zero”

Pubblicato il 19 Apr, 2019

Dichiara Luigi Sbarra, Segretario generale aggiunto Cisl. “I dati testimoniano come in questi anni sia in crescita il valore della contrattazione aziendale finalizzata ad alzare i salari in rapporto alla produttività e ci spronano a sviluppare e a irrobustire questa strategia contrattuale. Questa è la vera ‘tassa piatta’ che ci piace, quella che aumenta i salari reali e il welfare percepito dai lavoratori a fronte degli oltre 40mila accordi aziendali che il sindacato è riuscito a negoziare in questi anni”.

“Chiediamo a questo governo – continua Sbarra – di aprire un confronto con tutte le parti sociali per riflettere su come stimolare ulteriormente lo sviluppo della contrattazione decentrata. Nonostante il nostro impegno quotidiano esistono troppe aree produttive e del paese (in particolare Pmi, microaziende e Sud) nelle quali sono troppo pochi i lavoratori raggiunti da questi benefici fiscali. Siamo pronti a definire accordi innovativi che possano, tramite soprattutto la contrattazione territoriale, moltiplicare il numero di imprese e di lavoratori coinvolti già dal 2019. Ma anche il governo può e deve fare di più: portare a ‘tasse zero’ i premi salariali contrattati che incrementano la produttività è possibile ed è una buona ricetta per curare le croniche malattie dell’economia e del lavoro italiano. Rilanciare la produttività del sistema economico e i salari reali dei lavoratori è una priorità certamente superiore alla definizione di una legge sul salario minimo legale o di politiche fiscali tese a sgravare i redditi alti e che dovrebbe coinvolgere in modo più attivo e generativo parti sociali e governo”.

 

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