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Inchiesta Report: così ha replicato su Facebook la Cisl all’inchiesta di Rai3

Pubblicato il 1 Dic, 2020
Nelle scorse settimane ci siamo resi disponibili a essere presenti in studio per rispondere in diretta a tutte le domande. Ma Report ha detto no.
È inaccettabile che una trasmissione del servizio pubblico confonda privilegi con libertà sindacali tutelate dallo Statuto dei Lavoratori e presenti in tutti i Paesi democratici. Un attacco al sindacato come libera associazione.
 

Spett. Redazione di Report,
In relazione alla vostra richiesta del 9 settembre di voler intervistare la nostra Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan ed il nostro Segretario Generale Aggiunto, Luigi Sbarra, ci spiace dovervi comunicare la decisione di non concedere alcuna intervista alla vostra trasmissione.  
Abbiamo atteso inutilmente in queste settimane che fosse cancellato o rettificato sul profilo social ufficiale della vostra trasmissione, il tweet del 19 giugno 2020 offensivo e palesemente diffamatorio nei confronti della Cisl e dei suoi massimi dirigenti, in quanto i dirigenti della Cisl pubblicano ogni anno in maniera trasparente sul sito della nostra organizazione  il quadro C delle propria dichiarazione dei redditi, come immediatamente comunicato dal sottoscritto in replica al tweet in questione del responsabile di Report, Sigfrido Ranucci.  
Avevamo espresso ampia e serena disponibilità all’intervista nella speranza che alle gravi e denigratorie dichiarazioni su twitter di Ranucci seguisse una rettifica ufficiale. Nulla di tutto questo è avvenuto in questi mesi.  Per questo la Segreteria Confederale della Cisl ha dato mandato ai nostri legali di tutelare l’immagine della Cisl e  l’onorabilità dei suoi organismi,  dei suoi dirigenti e dei suoi iscritti in tutte le sedi legali.
Non vogliamo per nulla mettere in discussione la libertà di informazione della vostra trasmissione e di qualsiasi altra testata giornalistica del nostro paese. Tuttavia, intendiamo ribadire con estrema chiarezza che la Cisl non si pone al servizio di chi vuole deliberatamente infangare la sua immagine e la sua storia limpida,   tanto più grave se questo avviene in una rete televisiva pubblica, come si evince dal vostro tweet.
Potremmo, nel caso, valutare la presenza in diretta dei nostri massimi dirigenti presso gli studi della Rai durante la messa in onda della vostra inchiesta, in modo da poter replicare,con la garanzia del giusto contraddittorio e  senza alcun filtro, alle domande della vostra redazione.
Vi inviamo distinti saluti, 
Salvo Guglielmino
Capo Ufficio Stampa Cisl

Roma 21 settembre 2020 

 

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