I dati economici, che diventano drammaticamente veritieri, ci dicono che avevamo assolutamente ragione a presentare con Cgil e Uil la nostra piattaforma alternativa sul tema della crescita. Quella che abbiamo lanciato con la grande manifestazione unitaria del 9 febbraio a Piazza San Giovanni. Prima il Governo parlava di 1,5%, poi di 1, ora 0,2 e 0,1 tendenziale di aumento del Pil. Ciò significa, come dicevamo da tempo, che il Paese è bloccato ed il tema prioritario è come farlo ripartire. Per noi la strada è iniziare dallo sblocco delle medie e grandi opere tra il Sud e il Nord e tra il Nord e il resto d’Europa: sono bloccati 100 miliardi di investimenti e 400 mila posti di lavoro solo nell’edilizia. Lo sbloccacantieri taglia solo in trasparenza e in sicurezza. Il Governo non ha voluto tenere conto delle osservazioni del sindacato e ad oggi non ha ancora definito le opere prioritarie da sbloccare.