“Pienamente condivisibile quanto affermato dal Presidente Brunetta, che mettendo in guardia dal rischio di un neoluddismo ha sottolineato il bisogno di coinvolgere i corpi intermedi, la società civile, i partner sociali nella sfida dell’intelligenza artificiale, che sta soprattutto nella distribuzione equa, efficiente e inclusiva dei guadagni di produttività conseguente all’introduzione delle nuove tecnologie. Come Terra Viva siamo pronti a fare la nostra parte in questo senso per accompagnare le imprese agricole verso percorsi virtuosi di innovazione, crescita e rappresentanza”.
Lo afferma il Presidente di Terra Viva Claudio Risso a margine dell’evento sull’intelligenza artificiale e le relazioni industriali tenuto oggi al CNEL.
“I dati presentati oggi – aggiunge il leader dei liberi produttori agricoli della Cisl – confermano il trend negativo dell’impiego dell’IA per gruppi vulnerabili e in agricoltura: in particolare, seppur sia difficile isolare completamente l’impatto della variabile tecnologica sull’occupazione, in 20 anni l’occupazione nel settore agricolo si è ridotto del 25,7%. Permane dunque un’emergenza manodopera che rende indispensabile per le imprese investire sulle competenze e l’innovazione per garantire maggiore e migliore produttività, e di conseguenza innalzare redditi e occupazione lungo tutta la filiera del made in Italy agroalimentare. Un tema questo che sarà centrale anche nella nostra fase congressuale e in tutte le nostre interlocuzioni istituzionali per chiedere maggiori investimenti e minore burocrazia per i nostri produttori”.