Roma, 20 aprile 2020 – “Raccogliamo il grido di allarme dei nostri produttori nel settore lattiero-caseario per la proposta di estendere la scadenza del latte fresco fino a 10 giorni dalla produzione – afferma il presidente di Terra Viva Cisl Claudio Risso – Questo prodotto è riconosciuto dai consumatori italiani per le proprietà organolettiche specifiche, che vanno tutelate. Allungare la data di scadenza significherebbe non solo un peggioramento delle sue caratteristiche, con conseguenti ripercussioni sul rapporto produttore-consumatore, ma permetterebbe alle produzioni estere, spesso di minore qualità, di inserirsi nel mercato, svantaggiando le aziende nazionali.”
L’emergenza Covid-19, ha portato a un crollo della domanda di latte fresco nel mese di marzo in Italia, soprattutto per la mancanza di forniture a bar, ristoranti, pizzerie e agriturismi, così come per il cambiamento dei consumi nelle famiglie, che in questo momento preferiscono i prodotti a lunga scadenza.
“Proporre ai consumatori un latte fresco, che però è sostanzialmente diventato~quasi a lunga conservazione, metterebbe in difficoltà le piccole medie aziende. La inevitabile riduzione dei prezzi di vendita porterà, inoltre, ad un aggravamento dei bilanci delle imprese che già ora non coprono i costi di produzione. La richiesta – conclude Risso – è quindi di mantenere invariata la normativa relativa alla scadenza, per rassicurare gli allevatori e l’intera filiera del latte, eccellenze del nostro territorio e della qualità del prodotto Made in Italy.”