“Con l’approvazione della nuova legge sulla partecipazione, promossa dalla Cisl e fortemente sostenuta dalla Fai, fin dalla raccolta firme per la proposta legislativa di iniziativa popolare, anche la nostra categoria è chiamata a realizzare un cambiamento epocale dando concreta applicazione all’articolo 46 della Costituzione. Un cambiamento che da oggi ci impegna a superare definitivamente il modello antagonista novecentesco per intraprendere una nuova stagione di battaglie, di conquiste contrattuali, di impegno sociale, rivendicando in tutti i luoghi di lavoro nuovi spazi di partecipazione gestionale, consultiva, organizzativa, economico-finanziaria”. Lo scrive sui profili social della Fai Cisl il Segretario generale Onofrio Rota commentando l’approvazione definitiva al Senato della “Legge Sbarra” sulla partecipazione.
“Come Fai Cisl – afferma il sindacalista – abbiamo fortemente promosso in questi anni cambiamenti rilevanti, conquistando varie forme di azionariato partecipato, come ad esempio in Campari, oppure con rappresentanti espressione dei lavoratori nei Cda, come con l’operazione compiuta tra Enpaia e Granarolo, oppure con il potenziamento del ruolo dei delegati, degli Rls o di diversi Cae, ma grazie alla norma approvata potremo darci nuovi strumenti con cui proteggere reddito e occupazione, favorire più investimenti sul territorio, migliorare la qualità del lavoro, conquistare nuovi diritti, evitare certe vertenze come quelle che abbiamo conosciuto anche nei nostri settori, con speculazioni su marchi storici e discutibili scelte aziendali che hanno favorito gli stabilimenti di altri Paesi. La nuova Legge – conclude Rota – rappresenta dunque il compimento di un percorso importante per il Paese, idealmente già presente nelle radici del sindacato italiano ma soltanto adesso finalmente normato e riconosciuto dallo Stato: la vera sfida però inizia ora, con un cambiamento anche profondamente culturale che possa dare gambe a un protagonismo dei lavoratori che sia davvero consapevole, competente e incisivo”.