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ArcelorMittal. Benaglia (Fim Cisl): “Se ne esce coinvolgendo i lavoratori”

Pubblicato il 23 Nov, 2020

Roma, 23 settembre 2020. A due giorni dallo sciopero di due ore dei lavoratori del gruppo ArcelorMittal (Ex-Ilva) mercoledì 25 novembre e della conferenza stampa dei tre segretari generali di Fim, Fiom, Uilm che si terrà lo stesso giorno a Roma alle ore 11, in C.so Trieste 36, il Segretario generale della Fim Cisl Roberto Benaglia sulle pagine de “L’Economia” del Corriere del Mezzogiorno intervistato da Rosanna Lampugnani a proposito dell’Ex-Ilva:
“Da queste emergenze se ne esce solo coinvolgendo i lavoratori e puntando ad uno sviluppo sostenibile” – “Abbiamo apprezzato che ci sia finalmente un nuovo progetto” – precisa – “ma non siamo tranquilli, perché a Taranto l’anno si chiuderà con un dato negativo mai raggiunto: il livello produttivo di 3 milioni e mezzo di tonnellate d’acciaio, meno della metà delle capacità dell’impianto e di conseguenza ci sono 5000 lavoratori che stanno usufruendo della cassa integrazione Covid e per cui, da aprile, bisognerà definire nuovi ammortizzatori. Il punto è – sottolinea il leader della Fim Cisl – “che non ci convincono le rassicurazioni dei nostri interlocutori: garantisce lo Stato. Vogliamo vedere un piano industriale vero, vogliamo sapere quali sono le capacità economiche, necessarie anche per rifare gli altoforni. E vogliamo capire se ci sono manager adeguati che possano affiancarsi a Domenico Arcuri, che certamente non può occuparsi di tutto: dalle mascherine, ai vaccini, all’acciaio”.

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