Raggiunto l’accordo sul nuovo contratto integrativo aziendale da applicare agli oltre 1.200 dipendenti di Arval Service Lease Italia, società del Gruppo BNP Paribas leader nel settore del noleggio a lungo termine e gestione di flotte aziendali. L’intesa, siglata con la direzione aziendale dai sindacati di categoria Fisascat Cisl e Filcams Cgil, sarà in vigore dal 1° dicembre 2024 fino al 31 dicembre 2027.Il nuovo CIA stabilisce anzitutto un sistema di relazioni sindacali articolato su due livelli, nazionale e territoriale, con la previsione di incontri semestrali. Arval Lease Service metterà a disposizione la Bacheca Elettronica e locali per lo svolgimento di assemblee sindacali e le riunioni di coordinamento nazionale, con la possibilità di utilizzare la piattaforma webex per le riunioni telematiche. Aumentano le ore retribuite di assemblea previste dal Ccnl con ulteriori 8 ore annue. Su salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro l’intesa implementa le misure preventive e formative per ridurre il rischio di incidenti e malattie professionali, anche attraverso il Consolidamento del Centro di Ascolto, finalizzato ad una prima analisi delle tematiche connesse allo stress da lavoro correlato, burnout e sindromi derivanti. L’intesa prevede 4 ore aggiuntive annue retribuite per la partecipazione a incontri sulla sicurezza; ogni RLS avrà a disposizione un monte ore annuo aggiuntivo pari a 12 ore, con il rimborso delle spese di viaggio, vitto e pernottamento.Sull’organizzazione del lavoro l’intesa stabilisce un sistema di riduzione dell’orario di lavoro a parità di retribuzione nei mesi di giugno, luglio e agosto; l’articolato affronta le esigenze di flessibilità lavorativa, introducendo la flessibilità oraria in ingresso per l’intera popolazione aziendale, con la previsione di franchigie quali condizioni di miglior favore per agevolare la conciliazione vita lavoro. Rivisitato e consolidato l’articolato su genitorialità e part time post maternità, con l’integrazione del 100% della retribuzione nei periodi di congedo parentale facoltativo e permessi riconosciuti a vario titolo.Sulla malattia le parti concordano sull’integrazione al 100% del trattamento economico per tutti i giorni di carenza, con la conservazione del posto di lavoro e l’avviso di prossimo raggiungimento di fine comporto. Aumentano gli importi del ticket pasto con scalettature fino a € 8,00. Elevato inoltre a 600 euro il contributo per nascita/adozione/affido figli, con la conferma del contributo asili nido e l’inserimento di un nuovo articolato sulla fecondazione assistita.Sul welfare contrattuale il nuovo integrativo interviene sull’assistenza sanitaria integrativa e sulla previdenza complementare. Fermo restando il diritto individuale soggettivo di adesione al Fondo Est sarà garantita l’assistenza sanitaria integrativa gestita dal broker assicurativo attualmente incaricato. Inoltre la copertura degli infortuni professionali ed extraprofessionali avverrà anche attraverso una assicurazione aggiuntiva. Le parti, nell’ottica di responsabilità sociale sulle prospettive pensionistiche, condividono l’opportunità di incentivare le adesioni al Fondo di previdenza complementare Fon.Te.; l’azienda si rende disponibile ad elevare la percentuale di contribuzione aziendale fino al 2% dal mese di settembre 2025.E ancora l’intesa migliora la fruizione dell’aspettativa non retribuita ed implementa le linee guida della Banca delle Ore Solidali.Rivisitata inoltre la disciplina della prestazione lavorativa in regime di smart working quale agevolazione della conciliazione vita lavoro del work-life balance, con un numero massimo di 10 giornate al mese.Il Premio di Risultato, correlato a nuovi parametri di produttività e qualità, è un altro elemento chiave dell’accordo, con un valore massimo annuale che corrisponde al 100% della mensilità minima contrattuale per ciascun livello al 31 dicembre. Per il PDR 2024 i valori della mensilità minima saranno quelli previsti dal Ccnl TDS siglato nel mese di marzo 2024, con importi variabili da 1.633,62 euro per il 5° livello. La premialità potrà essere erogata con quote di denaro (Piano Cash Arval) e/o quote welfare (Piano Welfare Arval) attraverso la piattaforma aziendale dedicata, con la possibilità di conversione dell’intero valore in una delle due modalità.Rivisitata completamente la classificazione del personale, con meccanismi volti a sanare discordanze e dissonanze rispetto al precedente CIA e il riconoscimento di un importo a titolo di una tantum fino ad € 2.400. Nelle previsioni contrattuali anche il consolidamento e la stabilizzazione dell’orario di lavoro a tempo parziale su richiesta dei lavoratori che abbiano svolto attività lavorativa per almeno 5 anni nel medesimo ruolo.Tra i temi attenzionati le tutele di genere e la pari opportunità, l’inclusione e il contrasto alla violenza di genere, con due mesi di congedo retribuito aggiuntivo per le vittime certificate, oltre a permessi per le iniziative di volontariato. Corollario dell’intesa l’impegno delle parti ad attuare politiche occupazionali volte alla buona e stabile occupazione, valorizzando la continuità occupazionale attraverso l’utilizzo primario del contratto di lavoro a tempo indeterminato. Sulle attività gestite in appalto l’azienda si impegna ad effettuare tutte le attività di vigilanza e controllo e a richiedere agli appaltatori il rispetto integrale della contrattazione nazionale di settore. Con l’obiettivo di favorire la partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori anche in dimensione europea le parti favoriranno la partecipazione comune a progetti europei di Dialogo Sociale e alle attività del Comitato Aziendale Europeo.Soddisfazione in casa Fisascat Cisl. «Un passo avanti per diritti e nuove tutele, con il riconoscimento delle professionalità, misure per la conciliazione vita lavoro e per il benessere lavorativo» ha dichiarato Salvo Carofratello sottolineando «il rafforzamento delle relazioni sindacali, al passo con la crescita e lo sviluppo di impresa» e «il miglioramento di quella che già era un’intesa innovativa e dai grandi risvolti sociali, strumento di risposta alla necessità di regolamentazione delle nuove prestazioni lavorative inerente anche alla flessibilità organizzativa, confermando al contempo la partecipazione dei lavoratori ai risultati aziendali».