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Autostrade. Pellecchia (Fit-Cisl): “Bene investimenti, si istituisca Sede di Partecipazione”

Pubblicato il 20 Mag, 2020

Roma, 20 maggio 2020. “Il sistema stradale e autostradale italiano, avendo una età media stimabile di circa 50 anni, ha urgente bisogno di investimenti in manutenzione e in nuove opere. Lo ha condiviso con noi oggi l’Amministratore delegato di Autostrade per l’Italia così come ce lo ha confermato ieri l’AD di Anas. Auspichiamo che il Governo, al fine di rilanciare l’economia del Paese attraverso l’avvio degli investimenti previsti e lo sblocco dei cantieri, si pronunci al più presto sul destino delle due società ponendo fine a questa insostenibile fase di incertezza”. Così dichiara Salvatore Pellecchia, Segretario generale della Fit-Cisl, a valle della videoconferenza odierna con l’AD di Aspi Roberto Tomasi.
“L’incontro – prosegue Pellecchia – si è svolto in un clima positivo. L’AD Tomasi ci ha presentato le linee guida del piano industriale riferite al periodo 2020-2023 che prevede significativi investimenti per miliardi di euro oltre che importanti interventi di manutenzione con modelli predittivi basati su sensori installati nelle principali opere con un incremento di spesa di quasi il 50% rispetto al passato. L’AD ha annunciato la revisione dei processi oltre che le trasformazioni necessarie per cogliere le opportunità offerte dall’accelerazione della digitalizzazione come, ad esempio, l’acquisizione di droni per ispezioni visive e robot. Il piano prevede anche una serie di interventi volti a migliorare la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori, compresi quelli impiegati negli appalti, nonché degli utenti della rete autostradale gestita dalla concessionaria. Questi obiettivi costituiscono una opportunità per migliorare le condizioni di lavoro e implementare i percorsi di valorizzazione e di crescita professionale delle lavoratrici e dei lavoratori”.
“In considerazione dei contenuti del piano e della nuova visione strategica – continua Pellecchia – è indispensabile un maggior coinvolgimento delle lavoratrici e dei lavoratori, che ad oggi in Aspi sono circa 5.200, per cui abbiamo richiesto all’AD l’istituzione di una Sede paritetica di Partecipazione e Consultazione in cui si potranno valutare in tempo utile le strategie della società, gli investimenti e i relativi effetti sui dipendenti e sull’economia italiana. Tale richiesta ha trovato l’accoglimento di Aspi, per cui confidiamo di poter avviare al più presto un percorso relazionale per definire, per regolamentare e per avviare il nuovo istituto”

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