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Banche e smart working. First Cisl: “Tavola rotonda: “che cosa c’è oltre l’emergenza?””

Pubblicato il 15 Giu, 2021

Il futuro del lavoro in banca passa anche dallo smart working e dalle soluzioni che verranno trovate all’uscita dalla crisi pandemica. Il settore bancario è stato il primo a dotarsi, con il contratto nazionale firmato nel 2019, di una regolazione collettiva sul lavoro agile.  Ciò ne fa un punto di osservazione privilegiato per monitorare gli sviluppi di un fenomeno che interessa tutto il mondo del lavoro.  Di questo si discuterà il 16 giugno nel corso della tavola rotonda “Dal lavoro emergenziale allo smart working” organizzata da First Cisl Roma e Rieti. All’iniziativa, che si terrà presso l’hotel Cristoforo Colombo, prenderanno parte il segretario generale di First Cisl Riccardo Colombani, la segretaria generale di First Cisl Roma e Rieti Dina Signoriello, Maurizio Baravelli, professore ordinario di Economia e gestione della banca alla Sapienza di Roma, Giampiero Falasca, avvocato e partner DLA Piper. A moderare i lavori sarà Giuseppe Caporaso, giornalista di Tv 2000.

“Con la graduale uscita dalla pandemia la contrattazione deve riprendere il suo primato. Lo smart working è stato utilissimo nella fase più acuta dell’emergenza sanitaria – afferma il segretario generale di First Cisl Riccardo Colombani – ma non può essere visto dalle banche come uno strumento da impiegare solamente per nuovi tagli di costi –  Per dare veramente un contributo positivo sia alle esigenze delle persone che a quelle produttive il lavoro agile va inserito nel quadro di una nuova cultura d’impresa  che incentivi il coinvolgimento e la partecipazione dei lavoratori”.

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