Roma, 7 Agosto 2019 – “Le parole pronunciate da Jean Pierre Mustier confermano l’ambiguità di fondo di Unicredit sulla questione esuberi”. Questo il commento del segretario generale di First Cisl Riccardo Colombani alle dichiarazioni dell’ad del gruppo che, presentando i conti del primo semestre, ha tentato di ridimensionare le indiscrezioni circolate nei giorni scorsi parlando di un turnover naturale di 2500 uscite. “Mustier però non dice – sottolinea Colombani – se le uscite di cui parla esauriscono gli obiettivi del nuovo piano o se ad esse se ne dovranno aggiungere delle altre. Da parte nostra non accettiamo più lo stillicidio di indiscrezioni e mezze smentite: è ora di parlare chiaro”. A preoccupare, spiega il numero uno dei bancari della Cisl, è anche “la genericità delle rassicurazioni sulla permanenza della sede in Italia e sulla quotazione del gruppo a Piazza Affari. Affermazioni di cui non sottovalutiamo l’importanza, ma che appaiono decisamente in controtendenza con la strategia seguita finora”. Una strategia, conclude Colombani, che “evidentemente non siamo gli unici a considerare miope, vista l’accoglienza riservata dai mercati alla semestrale. Continuiamo a ritenere che privarsi di asset ad alta redditività come Fineco, Pioneer e Pekao per fare cassa sia stato un errore. Così come è un errore – conclude il segretario generale di First Cisl – proseguire nell’opera di sradicamento territoriale e di penalizzazione del capitale umano della banca”.