Roma 20 settembre 2018 – Si è svolto presso la Cisl di Firenze la riunione del collettivo Fim Cisl della Bekaert alla presenza presenza del segretario nazionale Fim Cisl Ferdinando Uliano, al segretario regionale Fim CislL Alessandro Beccastrini e al segretario della Ust Cisl Firenze Fabio Franchi. L’incontro è stato fatto in preparazione dell’incontro di domani mattina presso il Ministero dello Sviluppo Economico e della manifestazione a sostegno della vertenza che i lavoratori Bekaert effettueranno domani a Roma.
“Domani è un appuntamento importante per la vertenza Bekaert – ha ribadito con forza Ferdinando Uliano – ci sono di mezzo 381 lavoratori che rischiano di essere licenziati il 4 di ottobre senza alcuna prospettiva. L’obiettivo di reindustrializzazione del sito di Figline Valdarno e la salvaguardia occupazionale dei lavoratori è l’obiettivo che come Fim-Fiom-Uilm ci siamo posti con la firma del verbale in sede regionale del 7 agosto 2018 che ha scongiurato i licenziamenti il mese scorso.
Ormai è chiaro ed evidente a tutti che Bekaert ha deciso la chiusura del sito produttivo e che Pirelli, nonostante le manifestazioni e le pressioni nostre e quelle ministeriali, si è completamente disimpegnata.
Dobbiamo evitare di dare il pretesto a Bekaert di procedere tra 10 giorni ai licenziamenti senza un confronto e una trattativa con il sindacato. Se Bekaert dovesse procedere ai licenziamenti non sarà possibile nemmeno utilizzare la cassa integrazione per cessazione di attività, che la lotta dei lavoratori Bekaert è riuscita ad ottenere come impegno da parte del Governo.
Abbiamo condannato la decisione di Bekaert di chiudere l’attività, è una decisione che non condivideremo mai, ma è inaccettabile il comportamento di chiusura di Bekaert, è necessario costringere la multinazionale Belga alle sue responsabilità verso i lavoratori e il territorio, la multinazionale Belga deve assumersi tutte le responsabilità economiche e sociali e metterle sul tavolo per dare continuità e prospettive industriale e occupazionale al sito di Figline, anche mantenendo parte dell’attività attuali.
Il fattore tempo nel processo di reindustrializzazione non è indifferente, quindi allungare l’attività lavorativa ed utilizzare gli ammortizzatori che il governo dovrà garantirci nell’incontro di domani sono indispensabili”.