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Bekaert. Fim Cisl: raggiunto accordo ma non bisogna perdere altro tempo. Subito tavolo per esplorare soluzioni per reindustrializzazione

Pubblicato il 25 Feb, 2021

Firenze, 25 febbraio 2021 – E’ stato raggiunto ieri a Figline Valdarno l’accordo, tra Fim e Uilm, l’azienda e la Regione Toscana, approvato all’unanimità dai lavoratori, per la ex-Bekaert di Valdarno. La Fiom non ha firmato l’accordo. Grazie all’intesa raggiunta ieri sera senza la firma della Fiom abbiamo scongiurato il licenziamento immediato, a partire da oggi, dei 123 lavoratori ancora in forza nell’ex-multinazionale belga. 

Con l’intesa sono stati confermati anche tutti gli incentivi di mitigazione da parte della multinazionale belga previsti nell’accordo del 2018, come i 10 mila euro per chi verrà assunto da altre aziende (come è stato per circa 50 lavoratori passati a Laika) ed i 40 mila per ogni lavoratori che a fine reindustrializzazione verrà assunto nel sito ex Bekaert. Incentivi che senza l’intesa sarebbero automaticamente venuti meno.
La strada però ancora tutta in salita, abbiamo davanti due mesi di tempo per riannodare i fili della trattativa interrotta a causa della crisi di governo e trovare una soluzione che dia lavoro e futuro alle 123 famiglie della ex-Bekaert.
La scorsa settima i lavoratori hanno inviato una lettera al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al neo-presidente del Consiglio Mario Draghi, quello che chiedono i lavoratori e che chiediamo noi come Fim Cisl è un cambio di passo delle istituzioni sulla vertenza. Convocare subito un tavolo ministeriale per esplorare, senza perdere altro tempo, la possibilità di soluzioni lavorative attraverso soggetti pubblici e privati disposti a avviare la fase di reindustrializzazione dell’ex-Bekaert.

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