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Carceri. Vespia (Fns Cisl): “Suicidio agente inaccettabile”

Pubblicato il 28 Mar, 2022

“È davvero inaccettabile la notizia del suicidio di un assistente capo coordinatore del corpo di polizia penitenziaria in servizio nel carcere di Barcellona Pozzo di Gotto che si è tolto la vita questa mattina a Milazzo” Lo dichiara il segretario generale della Fns Cisl, la Federazione Nazionale della Sicurezza della Cisl, Massimo Vespia.

“Questo gesto estremo- sottolinea Vespia- se da un lato genera sentimenti contrastanti di sgomento, di dolore e di rabbia, dall’altro, deve portarci a riflettere e ad interrogarci seriamente sul perché ciò accada. Pensiamo che queste tragedie siano correlate anche allo stress da lavoro, alle condizioni ambientali, alla pesantezza dei turni, oltre, ovviamente, a motivi strettamente personali.

“Come Fns Cisl- continua – riteniamo che le condizioni di lavoro, lo stress psico-fisico cui la polizia penitenziaria è continuamente sottoposta rappresentino fattori importanti che minano le condizioni del personale. Ecco perché siamo sempre più convinti che questi luoghi di lavoro necessitino in modo particolare di punti di ascolto e di centri di supporto psicologico per prevenire, per quanto possibile, episodi limite come quelli che stiamo commentando e che avvengono con eccessiva frequenza sia in carcere che fuori. Purtroppo, ad oggi, gli sforzi profusi dal governo tramite apposite leggi relative al superamento del sovraffollamento e quindi alla realizzazione di migliori condizioni sia per il detenuto che per chi lavora negli istituti penitenziari, non hanno prodotto alcun significativo e sistemico risultato. Mancano ancora migliaia di unità di agenti di polizia penitenziaria. Non si registra, infatti, alcuna misura concreta di risoluzione degli innumerevoli problemi che attanagliano il pianeta carcere. Molte parole, pochi fatti”. “Siamo di fronte ai soliti impegni senza sostanza operativa” ha concluso Vespia.

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