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Ccnl metalmeccanici. Fim Fiom Uilm: dagli iscritti indicazioni forti e priorità per il nuovo contratto nazionale: più salario, meno orario, più welfare, più diritti e meno precarietà

Pubblicato il 9 Feb, 2024

Si è conclusa, venerdì 2 febbraio scorso, la prima indagine messa a punto attraverso un questionario predisposto dalle Segreterie Nazionali di FIM FIOM UILM per ascoltare i propri iscritti sui temi che caratterizzeranno la piattaforma rivendicativa del nuovo CCNL Federmeccanica – Assistal che sarà definita entro il mese di febbraio.  

Con il questionario per la prima volta nella storia dei metalmeccanici, FIM FIOM UILM hanno raccolto il parere dei loro iscritti per renderli partecipi alle scelte contrattuali da assumere e meglio “centrare” le rivendicazioni del nuovo Contratto. Un CCNL, quello dei metalmeccanici che interessa oltre 1,4 milioni di lavoratori presenti in circa 38 mila aziende, e storicamente punto d’innovazione contrattuale e rifermento per le tutele normative e salariali dei lavoratori.

La partecipazione al questionario ha interessato circa 90 mila iscritti a FIM FIOM UILM su una finestra temporale di un mese, esprimendo indicazioni chiare e puntuali su salario, orario di lavoro, formazione professionale, sanità integrativa, previdenza complementare, inquadramento, mercato del lavoro, salute e sicurezza, relazioni sindacali e industriali.

In particolare il questionario è stato compilato per l’80% da lavoratori e per il 20% da lavoratrici: il 13% dei partecipanti è risultato avere una età inferiore ai 35 anni, il 46% un’età compresa tra i 36 e 50 anni, il 51% con una età superiore ai 50 anni.

Analizzando le risposte, il 97% è consapevole che la contrattazione nazionale sia uno strumento essenziale per aumentare il salario.

Un riconoscimento evidente dell’autorità salariale che il CCNL rappresenta nel sistema delle relazioni industriali.

Difesa del potere di acquisto, aumento del salario ma anche richiesta di procedere con innovazioni sulla strada della riduzione degli orari di lavoro, e con il contrasto al lavoro precario, rispettivamente il 77% e il 93% degli intervistati, sono questi i temi che spiccano nelle sensibilità di chi ha risposto.

Significativo è il riconoscimento anche degli strumenti di welfare introdotti dalla contrattazione collettiva in materia di sanità integrativa dato che il 61% dei partecipanti apprezza il ruolo sociale e di sostegno al reddito e alla cura sanitaria garantita dal Fondo Metàsalute.

Forte risulta anche la richiesta di rafforzamento della previdenza complementare per la quale si sono espressi il 77% degli iscritti come pure la necessità di maggiore formazione, 70%, e di un rafforzamento delle relazioni industriali, 90%.

Importanti indicazioni sono arrivate anche sul diritto soggettivo alle 24 ore di formazione e sull’accesso ai break formativi per prevenire gli infortuni sul lavoro, strumenti contrattuali che si dimostrano sempre più conosciuti e utilizzati dai metalmeccanici.

Complessivamente le indicazioni che arrivano dagli iscritti alle tre organizzazioni confermano il ruolo importante attribuito al contratto nazionale di lavoro  e danno indicazioni molto puntuali sulle rivendicazioni da inserire in piattaforma sul salario, sulla riduzione dell’orario, sugli strumenti di contrasto alla precarietà, sul welfare contrattuale e sulla formazione in una fase caratterizzata da grandi trasformazioni del lavoro, da nuove tensioni geopolitiche e da un’inflazione che continua ad erodere il potere d’acquisto delle lavoratrici e dei lavoratori.

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