Roma, 26 giugno 2019. 8 ore di sciopero da tenersi martedì 2 luglio, proclamato dai sindacati Filctem, Femca, Uiltec: sono sul piede di guerra i 380 lavoratori del Gruppo Sanac, che produce refrattari ed ha stabilimenti a Gattinara (Vercelli), Vado Ligure (Savona), Cagliari e Massa. “La mobilitazione – spiega la Femca nazionale – è arrivata dopo l’esito dell’incontro di questa mattina al Mise, convocato per un aggiornamento sulla mancata sottoscrizione del contratto di acquisto da parte di Arcelor-Mittal. L’acquisto del Gruppo Sanac, che è in amministrazione straordinaria, era stato assicurato già ad aprile scorso, e a maggio ci sarebbe stata la presentazione del piano industriale che prevedeva il passaggio di tutti lavoratori alla nuova società, previo accordo sindacale. Oggi invece i commissari hanno confermato che Arcelor-Mittal, che ha disertato l’incontro, ha chiesto la proroga della scadenza dell’offerta di acquisto al 30 settembre. Su questa decisione – prosegue la Femca – pesano sicuramente le tensioni intorno al futuro dell’ex Ilva di Taranto, azienda della quale il Gruppo Sanac è fornitore per oltre il 60% del proprio fatturato. Il calo di ordinativi da parte del sito tarantino potrebbe avere ripercussioni sui contratti a termine, che alla scadenza potranno non essere rinnovati. Inoltre c’è il rischio di un ricorso alla cassa integrazione. Il prossimo incontro sarà probabilmente nella seconda metà di luglio, ma non nascondiamo la nostra forte preoccupazione anche per la posizione del governo, che ha minimizzato il rinvio, invitandoci ad attendere gli sviluppi. Ma di fronte ad un possibile dramma occupazionale non c’è tempo da perdere”, ha concluso la Femca-Cisl.
