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Conforama/Emmezeta moda. Sindacati: Nuovo allarme su perdita occupazionale e servizi in appalto

Restano forti le preoccupazioni dei sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs e Uiltrasporti sulla vertenza che coinvolge gli oltre 1.200 lavoratori, tra personale diretto e in appalto, di Conforama Italia ed Emmezeta Moda. Le organizzazioni sindacali denunciano i “silenzi assordanti” delle due società beneficiarie delle misure di protezione previste dalla procedura di composizione negoziata della crisi, sottolineando la totale mancanza di relazioni sindacali proficue a salvaguardia dell’occupazione e le criticità riguardanti i servizi in appalto.

Nel corso dell’ultimo incontro al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, dove è attivo dal mese di marzo 2025 il tavolo di confronto permanente sulla vertenza, i sindacati sono tornati a lanciare l’allarme rispetto al perdurare di gravi problematiche, a cominciare dall’assenza di informazioni sull’attuale andamento economico, sul mantenimento del servizio di pulimento e sulla revisione del relativo capitolato, che risulta inidoneo a garantire la salubrità dei luoghi di lavoro e la salute dei clienti. Al momento circa 60 unità che erano impiegate nell’appalto di pulizie versano in uno stato di incertezza, poiché il cambio di gestione ha comportato la perdita del lavoro per molte delle risorse e l’assunzione di nuovo personale in sostituzione di quello che aveva diritto al passaggio.

A ciò si aggiunge la comunicazione improvvisa circa la chiusura dei Confocity e la conseguente ricollocazione dei lavoratori in negozi collocati in alcuni casi oltre i 50 km. Gravi criticità si registrano nei servizi appaltati, con effetti negativi sulle condizioni igienico-sanitarie e potenziali rischi anche per le licenze commerciali, il tutto mentre le due società richiedono al personale diretto di svolgere mansioni di pulizia in sostituzione al personale precedentemente esternalizzato e attività di tinteggiatura degli ambienti, pratiche inaccettabili e lesive del CCNL, dei livelli di inquadramento e delle misure a tutela della salute e sicurezza sul lavoro.

Temi rispetto ai quali continuano a mancare risposte adeguate da parte aziendale. Conforama si è limitata infatti a presentare un piano denominato “Conforama Più” – che prevederebbe il contenimento delle perdite, investimenti in formazione e iniziative interne e razionalizzazione di vari costi – e a dichiarare di non voler procedere, per il momento, a licenziamenti riguardanti la linea Confocity, subordinando però tale impegno all’andamento commerciale.

Il prossimo tavolo ministeriale, previsto a inizio 2026, sarà l’occasione per monitorare l’andamento aziendale e delle relazioni industriali. Le organizzazioni sindacali ribadiscono la propria volontà e disponibilità al confronto continuo e costante per il rilancio delle società e la piena occupazione, nonché il proprio assoluto impegno per garantire la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, il rispetto delle mansioni e del CCNL, la qualità dei servizi appaltati, la trasparenza e la verifica del piano aziendale.