Approda al Mimit la vertenza che coinvolge i circa 1.100 lavoratori di Conforama Italia, azienda operativa nel settore dell’arredamento e mobili per la casa, presente sul territorio nazionale con 19 punti vendita e 8 ConfoCity. Su richiesta delle organizzazioni sindacali di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha convocato il primo tavolo di confronto con la direzione societaria, alla presenza dei rappresentanti aziendali, delle federazioni di categoria territoriali e nazionali, insieme alle rispettive confederazioni, e delle rappresentanze sindacali.
Al centro del confronto, le incertezze sulla gestione aziendale e l’assenza di un chiaro piano industriale, elementi che destano forte preoccupazione per il futuro occupazionale e per la stabilità del gruppo. I sindacati hanno denunciato la mancanza di corrette relazioni industriali e la gestione unilaterale di decisioni impattanti, come i trasferimenti di lavoratrici e lavoratori a centinaia di chilometri di distanza, disposti senza alcun coinvolgimento delle rappresentanze sindacali.
Il Mimit ha sollecitato l’azienda a costruire un percorso di rilancio condiviso, evitando decisioni unilaterali e garantendo il pieno coinvolgimento delle organizzazioni sindacali. A seguito delle pressioni ministeriali e sindacali, Conforama Italia ha accettato di sospendere i trasferimenti già comunicati ai dipendenti e di riaprire il confronto con Filcams, Fisascat e Uiltucs, impegnandosi a presentare il nuovo piano industriale.
Il confronto proseguirà con una nuova convocazione al Mimit, fissata per il 23 aprile, alla presenza delle parti sociali e degli attori istituzionali coinvolti nei possibili impatti territoriali.
Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs esprimono una prima valutazione positiva sull’avvio del confronto, ribadendo che solo attraverso il coinvolgimento delle rappresentanze dei lavoratori sarà possibile individuare soluzioni concrete per superare la crisi e garantire il futuro occupazionale del gruppo.