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Consumatori. Adiconsum Cisl:“Sui costi energetici i consumatori non sono tutelati, le tariffazioni dell’ARERA li danneggiano ed il caro bollette diventa insostenibile. Intervenga il Governatore Emiliano!”

Pubblicato il 5 Ott, 2022



“Il sistema di tariffazione dell’energia applicato da ARERA non tutela i consumatori, anzi, in più di un caso li danneggia, perché non è corrispondente alla realtà del costo di produzione dell’energia. Le istituzioni, in particolare il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, devono intervenire perché questa situazione danneggia pesantemente le tasche dei cittadini”.
Il grido d’allarme è lanciato da Giovanni d’Elia, presidente dell’Adiconsum di Foggia.
“Il sistema di tariffazione ARERA tutela più le aziende del settore che i consumatori e sarebbe opportuno che si lasciasse libertà al mercato dei produttori. L’Enel produce a costi molto bassi, all’0,8/0,9 centesimi a kW, Edison pure, e perché mai debbano vendere energia al prezzo imposto da ARERA resta un mistero. Vanno tagliati i costi impropri – sottolinea d’Elia – ARERA non tutela i consumatori, non tiene conto della produzione elettrica riveniente da fonti fossili e rinnovabili e la Puglia paga due volte per i costi ambientali che subisce, sia dal carbone che dall’eolico e dal gas. I nostri uffici sono subissati di richieste di aiuto da parte delle famiglie, molte disperate, ed al Governatore Emiliano chiediamo la convocazione di un tavolo nazionale con il Governo e con le società che producono energia come Enel, Edison e gas TAP, considerato che la Puglia produce un surplus di energia pari a 5 volte il suo fabbisogno, non ricevendo nessun beneficio economico finale per famiglie ed imprese. Eppure questa produzione energetica fa fronte alle esigenze del Paese. Nella vicina Basilicata le royalty vengono riconosciute alla Regione dalle aziende che estraggono petrolio – aggiunge il presidente dell’Adiconsum foggiana – C’è già un disegno di legge elaborato con il quale si chiede l’istituzione di un fondo alimentato da tutte le aziende di produzione energetico, sia del fossile che del rinnovabile, compreso il gasdotto TAP, ed Adiconsum nazionale ha già richiesto un incontro con ARERA e Governo per rivedere le tariffazioni ed abbattere i costi impropri, le accise, l’Iva e le tasse sulle stesse, i costi del trasporto ed i costi del contatore. Va anche evidenziato – precisa Giovanni d’Elia – come le bollette che arrivano alle famiglie siano rapportate al costo energetico dell’estate scorsa, ma ora il gas è sceso ed andrebbero riviste al ribasso. Perché quando c’è da aumentare si aumenta e quando c’è da diminuire, per seguire il costo reale della produzione energetica, non si diminuisce? Questo andamento non si spiega e non è calzato sulla tutela dei consumatori e delle famiglie, che affrontano enormi disagi per l’aumento dei costi del ‘carrello della spesa’, trovandosi disarmati di fronte a prese di posizioni non giustificabili che favoriscono le speculazioni finanziarie internazionali con notevoli arricchimento per le aziende produttrici di energia”.

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